Siria. Putin fa una visita a sorpresa a Hmemim ed annuncia il ritiro delle truppe

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Il presidente russo Vladimir Putin si è recato oggi in Egitto, paese con il quale sta cooperando per importanti progetti che spaziano dalla base militare ad Alessandria alla costruzione di una centrale nucleare a el Daada, dalla vendita di armi agli idrocarburi. Tra l’altro al Cairo si sono dati appuntamento il presidente palestinese Abu Mazen e il re di Giordania Abdullah per un vertice con al-Sisi sulla questione di Gerusalemme.
Prima di giungere nella capitale egiziana ed incontrare Abdel Fatah al-Sisi, Putin ha fatto scalo in Siria, dove si è incontrato con Bashar al-Assad e dove ha compiuto una visita a sorpresa presso la base militare russa di Hmeimim, a Latakia. Da lì ha annunciato il ritiro degli 8mila militari fra avieri e truppe speciali. Putin ha detto che le truppe russe “tornano con gloria” dalla Siria dopo una campagna di due anni che ha visto anche perdite, non solo successi: “Non dimenticheremo mai i sacrifici e le perdite che sono stati affrontati nella lotta al terrorismo, sia qui in Siria, che in Russia”.
Ha quindi espresso la speranza che “riusciremo insieme con Iran e Turchia a far riprendere la vita pacifica e il processo politico” in Siria, e quindi a continuare il processo di pace di Astana.
Il disimpegno graduale russo era stato annunciato già in gennaio, ma le portaerei con i loro gruppi navali si sono date fino ad oggi solo il cambio, anche perché la Russia ha fin dai tempi dell’Unione Sovietica una base in Siria, a Tartus.
Dalla base di Hmeimim sono partiti numerosi raid contro l’Isis e contro i jihadisti di Jabat Fatah al-Sham (ex al-Nusra),questi ultimi alleati dei ribelli ed impegnati in importanti battaglie contro i governativi, specialmente ad Aleppo. Sempre nella stessa base sono dislocati i missili difensivi S-400.