Siria. Vertice trilaterale tra Russia, Turchia e Usa. Assente l’Ue

di Francesco Cirillo –

I capi di Stato maggiore della Turchia, degli usa e della Russia si sono incontrati oggi ad Antalya, nel Sud della Turchia, per discutere “questioni di interesse comune relative alla sicurezza regionale, in particolare in Siria e Iraq”. Il summit, a cui hanno partecipato il turco Hulusi Akar, lo statunitense Joseph Dunford e il russo Valery Gerasimov, si è concentrato in particolare sulla lotta ai jihadisti dello Stato Islamico. I tre paesi sono da tempo coinvolti nel contrasto all’Isis, nonostante siano schierati su posizioni diverse in Siria. La nuova “Triplice Alleanza” ha puntualizzato che le tre nazioni si sono accordate su come prevenire possibili incidenti tra le forze militari presenti nel territorio siriano. I tre ufficiali hanno parlato della volontà di evitare uno scontro diplomatico-militare per la questione della città di Manbij, controllata dalle forze democratiche siriane, nella fattispecie le milizie curde dell’Ypg sostenute dagli statunitensi. La città è stata citata da fonti militari turche come obiettivo principale dell’offensiva militare turca.
Nelle ore precedenti al summit la Turchia ha dichiarato l’intenzione di rinunciare ai raid sulla città, visto che manca la cooperazione con Mosca e Washington. Nella zona sono presenti truppe sia americane sia russe al fine di evitare incidenti tra le fazioni.
Al summit si è delineata la strategia per la presa di Raqqa, capitale del Califfato.
All’incontro mancava l’Unione Europea, grande assente, ma la peculiarità politica del summit resta enorme, ed il generale russo Valery Gerasimov, fedelissimo del presidente Vladimir Putin, risulta essere nella lista delle personalità colpite dalle sanzioni dell’Unione Europea.
L’incontro è di fatto uno scavalcamento dei tavoli di pace a cui partecipa Bruxelles.