SIRIA. Wp, ‘Ribelli contrabbandano reperti per finanziare guerra’

 TMNews, 13 feb 13

“Alcuni giorni siamo dei combattenti, altri giorni siamo degli archeologi”, ha ironizzato un ribelle 27enne della città siriana di Idlib. E come lui anche altri combattenti intervistati dal Washington Post hanno ammesso il contrabbando di reperti antichi per finanziare la loro lotta contro il regime di Bashar al Assad. Esistono delle vere e proprie “squadre per gli scavi” composte da giovani, incaricati cercare nei siti archeologici oro, mosaici, statue e tutti i reperti facili da trasportare. Solo negli ultimi tre mesi, riporta oggi il Wp, sono stati trovati vasi dell’Età del Bronzo nellaa città meridionale di Tal Shihab, mosaici bizantini dalla chiesa di San Simeone nei pressi di Aleppo e statuette vecchie più di 2.000 anni a Bosra, città dove si trova un teatro di età romana ben conservato. La principale meta dei reperti è la Giordania, dove il contrabbando è favorito dal flusso quotidiano nel Paese di circa 2.000 rifugiati. “Ogni giorno veniamo contattati per oro siriano, mosaici siriani, statue siriane – ha confermato un antiquario di Amman – Damasco viene venduta qui ad Amman, pezzo dopo pezzo”.
Il contrabbando siriano ricorda quanto accaduto durante la guerra in Iraq, perchè anche allora la Giordania fungeva da punto di transito per i tesori saccheggiati. “E’ ancora troppo presto per paragonare la situazione in Siria con quanto accaduto in Iraq – ha detto il ministro giordano per il Turismo e i Beni archeologici, Nayef Fayez – ma quando ci sono problemi di sicurezza, i siti archeologici sono le prime vittime e questo è quanto stiamo cominciando a vedere in Siria e ci aspettiamo che aumenti”. L’Unesco ha precisato che al momento non è ancora chiara la portata dei saccheggi, per le difficoltà ad accedere ai siti storici nel Paese sconvolto dalla guerra. Secondo le autorità di Damasco, i siti archeologici sono stati oggetto di “diversi” atti vandalici e di scavi illegali. “La gente può condannarci e chiamarci ladri – ha detto al Wp Abu Majed, un disertore di 30 anni che gestisce le vie del contrabbando nel sud del Paese – ma qualche volta devi sacrificare il passato per garantirti il futuro”.