Slovacchia. Il sindaco di Grottaferrata Andreotti invita la neopresidente europeista Zuzana Caputova

“Siamo la porta d’oriente di Roma e intendiamo contribuire al dibattito per una nuova Ue più forte dei sovranisti di Visegrad”

di Daniele Priori

Il sindaco di Grottaferrata, Luciano Andreotti ha invitato nella cittadina dei Castelli Romani la neoeletta presidente della Repubblica di Slovacchia, Zuzana Caputova. Lo ha fatto commentando il significativo risultato elettorale in un post sulla sua pagina Facebook e scrivendo una lettera ufficiale all’ambasciata slovacca in Italia da recapitare alla presidente.
Andreotti si augura che l’invito possa favorire una visita a Grottaferrata della neopresidente slovacca in occasione del primo viaggio ufficiale in Italia della signora Caputova.
“Grottaferrata infatti – annota il primo cittadino – per ragioni storiche è da sempre definita la porta d’oriente di Roma” e la visita mirerebbe all’obiettivo di contribuire ad “ aprire insieme un rinnovato dialogo mirato a una migliore collaborazione tra tutti i Paesi membri della Ue, per cominciare davvero a dare vita a una unione di intenti, idee e destini tra i popoli delle nazioni del nostro caro Vecchio Continente”.
Quello ottenuto dalla 45enne avvocatessa di ispirazione liberale, ambientalista e gayfriendly, infatti, secondo il sindaco di Grottaferrata rappresenta “un risultato che segna un punto importante per l’Europa unita che vuole restare unita, libera e aperta” in quanto va ad aprire “una falla significativa nel Gruppo di Visegrad (di cui la Slovacchia è membro ndr) divenuto simbolo e ispirazione per i sovranisti più euroscettici anche nel nostro Paese”.
Grottaferrata si trova sulla via Anagnina, nelle immediate vicinanze della capitale ed è stata fondata da San Nilo da Rossano, monaco basiliano, attorno all’abbazia di Santa Maria che dal 1004 si erge come bastione di fede e spiritualità, affacciata su una bellissima distesa di vigneti che giungono fin nei pressi della via Appia . Il luogo di culto è particolarmente importante in quanto non solo in esso è custodita la tomba del santo, nella cryptaferrata che è anche rappresentata nello stemma ufficiale della città, ma perché il sito, noto anche come Abbazia Greca di San Nilo, è una delle tre circoscrizioni ecclesiastiche della Chiesa bizantina cattolica in Italia e rappresenta di fatto un unicum in quanto, nata cinquant’anni prima dello scisma che portò alla separazione delle Chiese di Roma e Costantinopoli, e sempre rimasta in comunione con il Papa, pur conservando il rito bizantino-greco e la tradizione monastica orientale delle origini, caratteristiche che hanno reso la cittadina criptense naturale punto di incontro tra culture nel cuore dei Castelli Romani e a pochi chilometri dalla sede pontificia.