Slovacchia. Trasferiti all’aviazione ucraina i primi quattro dei 13 caccia MiG-29 dell’epoca sovietica

di Alberto Galvi

La Slovacchia ha trasferito all’aviazione ucraina i primi quattro dei 13 caccia MiG-29 di fabbricazione sovietica, come stabilito in un precedente accordo. Nelle prossime settimane i restanti MiG-29 saranno inviati in Ucraina dopo essere stati revisionati.
All’inizio della guerra l’aeronautica ucraina contava 50 caccia MiG-29 e 32 Sukhoi-27. La Slovacchia aveva firmato un accordo per l’acquisto di 14 aerei da combattimento F-16 Block 70/72 statunitensi, ma la consegna è stata posticipata di due anni con l’arrivo del primo aereo all’inizio del 2024.
Come compensazione per i caccia che la Slovacchia sta fornendo all’Ucraina, gli Stati Uniti hanno offerto a Bratislava 12 nuovi elicotteri militari. La Slovacchia pagherebbe 340 milioni di dollari per gli elicotteri d’attacco Bell AH-1Z, nel quadro di un accordo del valore di circa 1 miliardo di dollari. Il finanziamento militare estero statunitense coprirebbe gli altri 660 milioni di dollari, ma riceverà anche 250 milioni di euro di risarcimento da parte dell’Unione Europea.
La Slovacchia sta diventando il secondo membro della NATO a dare seguito alle richieste del governo ucraino di aerei da combattimento per contrastare l’invasione russa. Al momento non dispone di elicotteri da combattimento.
La scorsa estate la Slovacchia ha ritirato la sua flotta di jet MiG-29 e ha fatto affidamento per la difesa aerea sui vicini dell’Europa centrale: Repubblica Ceca, Polonia e Ungheria.
All’inizio della guerra l’aeronautica ucraina fu sopraffatta dagli aerei russi, ed ora ha richiesto versioni più avanzate de caccia F-16 di fabbricazione americana.
Finora Kiev ha avuto per le forniture di aerei il sostegno solo delle nazioni baltiche e della Polonia, in quanto diversi leader europei hanno espresso la preoccupazione che maggiori forniture potessero innescare un’ulteriore escalation del conflitto.