Slovenia. Vince il sovranista ed anti migranti Janez Jansa

di Guido Keller

Vittoria in Slovenia del Partito democratico (Sds) di Janez Jansa, il quale ora verrà incaricato dal presidente Borut Pahor di fare il governo. Cosa tutt’altro che semplice se si pensa che la formazione politica anti europeista ed anti immigrati di Jansa ha preso il 25 per cento delle preferenze e quindi 25 seggi su 90 in Parlamento e soprattutto già gli altri partiti hanno fatto sapere di non voler entrare in maggioranza con i cosiddetti “sovranisti”.
Jansa infatti professa da sempre per il proprio paese le politiche dell’amico ungherese Vikto Orban il quale, a dire degli oppositori, gli avrebbe addirittura finanziato la campagna elettorale attraverso amici oligarchi al fine di spingere il paese nella cerchia di quelli che, ad esempio, rifiutano la redistribuzione dei migranti chiesta da Bruxelles.
Pahor tuttavia deve seguire la prassi e, “Anche se non sono soddisfatto, deve essere rispettato il risultato elettorale”: “Non sarebbe la prima volta che il vincitore delle elezioni non riesca a dar vita a un governo, ma dobbiamo impegnarci tutti nella formazione di un esecutivo che sia inclusivo e contribuisca al bene del Paese”,
Secondi alle elezioni di domenica è arrivata la Lista del comico Marjan Sarec, la quale si è aggiudicata il 12,6% e quindi 13 deputati, poi seguono i socialdemocratici con il 9,9% e 10 seggi, i centristi del premier uscente Miro Cerar, che hanno preso il 9,7% (10 deputati), e il Partito nazionale sloveno (4,2%, 4 seggi).
Il tema dell’immigrazione è stato al centro della campagna elettorale e Jansa ha saputo far pesare le preoccupazioni e le tensioni politiche per i fiumi di profughi siriani e dell’Asia centrale che sono transitati nel 2013 per il piccolo paese balcanico nel tentativo di raggiungere l’Europa centro-settentrionale. Inoltre il leader dell’Sds ha saputo giocare la carta del sovranismo con lo slogan “patria al primo posto” e con l’immagine di un’Unione Europea che va contenuta onde evitare di indebolire la capacità decisionale di Lubiana. “Gli sloveni al primo posto, per dare priorità alla sicurezza e al benessere della Slovenia”, ha rimarcato più volte in campagna elettorale.
Alla notizia della vittoria Jansa ha espresso entusiasmo dichiarando che “Non vediamo l’ora di iniziare”, “Non abbiamo paura del domani, noi guardiamo avanti”.
Bassa l’affluenza alle urne, che come nel 2014 si è attestata poco oltre il 51 per cento.