SOMALIA. Ban Ki-moon e Erdogan aprono congerenza Istanbul

Ansa, 1 giu 12 –

Il premier islamico turco Recep Tayyip Erdogan e il segretario dell’Onu Ban Ki-moon aprono questa mattina la seconda conferenza internazionale sulla Somalia – presente per l’Italia il ministro degli esteri Giulio Terzi – che deve delineare le vie di uscita dall’attuale fragile fase di transizione verso una ipotetica stabilizzazione del paese dopo 20 anni di sanguinosa guerra civile. Alla riunione partecipano i rappresentanti di 54 paesi di nuovo al capezzale della ‘crisi dimenticata’ del Corno d’Africa: dalla caduta del presidente Siad Barre nel 1991 le lotte intestine fra signori della guerra, e negli ultimi anni con la milizia musulmana integralista Shebah, hanno fatto fra 500mila a 1,5 milioni di morti, 800mila profughi e 1,5 milioni di sfollati su una popolazione totale di 9,5 milioni. La speranza di vita media e’ di 50 anni e un bambino su quattro muore nei primi cinque anni di vita. La Turchia, che come la Somalia ha una popolazione prevalentemente musulmana sunnita, ha preso l’iniziativa negli ultimi mesi di rilanciare la ricerca di una uscita definitiva dalla crisi. Alla conferenza di Istanbul partecipano il presidente e il premier somali di transizione Sheik Sharif Ahmed e Abdiwell Mughammed Ali. Sono presenti anche i presidenti di Burundi, Gibuti e Uganda, il capo della diplomazia britannica William Hague, il segretario dell’Organizzazione degli stati islamici (Oci) e il presidente della Commissione dell’ Unione Africana (Ua), mentre non sono rappresentante le due regioni somale, il Somaliland e il Puntland, che si sono autoproclamate autonome. La fase di transizione dovrebbe concludersi il 20 agosto, dopo la formazione in giugno e luglio di istituzioni ‘regolari’ (assemblea costituente e parlamento designati dai principali clan del paese) e l’adozione di una costituzione, con l’elezione del nuovo presidente della repubblica somala. La situazione nel paese rimane pero’ precaria.