Somalia. E’ iniziata la seconda fase del ritiro delle truppe dell’Unione Africana

di Alberto Galvi –

In Somalia è iniziata la seconda fase del ritiro delle truppe dell’Unione Africana, un’operazione che segue un calendario stabilito per il passaggio della sicurezza alle autorità del paese, che stanno combattendo l’affiliato di al-Qaida in Africa orientale, al-Shabaab. La missione mira ad assistere il governo somalo nella sua guerra contro il gruppo terroristico al-Shabaab, che ha intensificato i suoi attacchi da quando il presidente somalo Hassan Sheikh Mohamud è stato eletto per un secondo mandato lo scorso anno.
L’anno scorso il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato all’unanimità una nuova missione di transizione dell’Unione Africana in Somalia, nota come ATMIS (African Union Transition Mission in Somalia), finalizzata a sostenere i somali fino a quando le loro forze non assumeranno la piena responsabilità della sicurezza del paese alla fine del 2024.
La missione mira a ritirare entro la fine del mese almeno altre 3mila truppe della forza originariamente composta da 19.626 unità. Nella prima fase circa 2mila soldati dell’UA provenienti da vari Stati membri hanno lasciato la Somalia a giugno, cedendo sei basi operative avanzate. Lo scorso 17 settembre il contingente burundese ha consegnato all’esercito nazionale somalo la base operativa avanzata di Biyo Adde, nello Stato centro-meridionale di Hirshabelle, vicino alla capitale Mogadiscio. 
Secondo una risoluzione delle Nazioni Unite il ritiro avverrà in tre fasi e sarà completato entro dicembre 2024.