Somalia. Ennesimo attacco degli al-Shabaab ad un hotel di Mogadiscio: 23 morti

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Gli al-Shabaab somali, gruppo legato ad al-Qaeda, hanno compiuto un nuovo attentato voerso un hotel a Mogadiscio, il Makkah al-Mukaramah, situato nell’omonima e affollata strada nel centro della capitale.
Il bilancio è di 23 morti e 45 feriti, mentre la dinamica ha visto i terroristi piazzare un camion imbottito di esplosivo davanti all’entrata della struttura, frequentata anche da funzionari del governo. Dopo l’esplosione almeno cinque terroristi sono penetrati nell’hotel sparando all’impazzata, fino al pronto intervento delle forze di sicurezza, che hanno neutralizzato gli attaccanti.
E’ tuttavia lungo l’elenco delle strutture alberghiere prese di mira dai terroristi di al-Shabaab: l’ultimo risale allo scorso 9 novembre, con un bilancio di 22 morti e di numerosi feriti per l’attacco all’Hotel Sahafi, sempre a Mogadiscio; il 16 ottobre 2018 ad essere colpiti sono stati un ristorante a Mogadiscio, dove un kamikaze si è fatto esplodere fra i clienti, e l’hotel Bilan, nella città sud-occidentale di Baidoa. Nell’ottobre 2017 è stato preso di mira l’hotel Nasa-Hablod, frequentato da politici e funzionari di governo (23 morti), il 14 ottobre dello stesso anno una forte esplosione nei pressi del Safari Hotel di Mogadiscio ne ha causato il crollo uccidendo oltre 360 persone.
Il 15 giugno 2017 è stato colpito un ristorante (31 morti); il 27 gennaio i miliziani di al-Shabaab hanno preso di mira l’hotel Dayah della capitale, che normalmente ospita diplomatici, funzionari governativi e parlamentari (15 morti); il 26 agosto 2016 era stato attaccato al Banadir Beach un ristorante (10 morti), il 25 giungo l’hotel Nasa-Hablod (15 morti), il 1 giugno l’hotel Ambassador (15 morti), il 2 gennaio il The Village (2 morti); il 3 novembre 2015 era stato colpito l’hotel Sahafi (13 morti) , il 26 luglio dello stesso anno il Jazeera Palace (13 morti), il 10 luglio gli hotel Wehliya e Sayidka (10 morti), il 28 marzo del 2015 l’hotel La Mecca, in cui è rimasto ucciso l’ambasciatore all’Onu con altre 15 persone.
Gli al-Shabaab somali, affiliati ad al-Qaeda, hanno controllato fino a non molto fa buona parte della Somalia centromeridionale per poi essere spinti sempre più a sud dalle forze dell’Amisom, missione formata da Burundi, Etiopia, Gibuti, Ghana, Sierra Leone, Kenya, Uganda e Nigeria e supportata dai droni Usa che partono dalla base Gibuti. In particolare il Kenya opera con l’aviazione, truppe di terra e con la marina, il cui intervento è stato essenziale per la liberazione di Chisimaio nel 2012.
Perso buona parte del territorio, i jihadisti si sono dati alla guerriglia ed agli atti di terrorismo, ed è lunga la lista degli attentati che hanno preso di mira anche basi militari ed edifici pubblici nonché obiettivi in Kenya, come campus universitari, autobus di linea e centri commerciali.
Il 16 gennaio di quest’anno gli al-Shabaab che hanno assaltato il lussuoso hotel DusitD2 di Nairobi,