Spagna. Membro della famiglia reale del Qatar sospeso dal ruolo di presidente del club Malaga

di Victoria Hudson

Secondo “Football Espanha“, la famiglia del proprietario del club spagnolo Malaga, lo sceicco Abdullah bin Nasser al-Thani, avrebbe usato i soldi del club per le loro spese personali ed interessi commerciali. Al-Thani, membro della famiglia reale del Qatar, è stato sospeso come presidente del club spagnolo Malaga per sei mesi con una serie di accuse tra cui presunte appropriazioni illecite. Un tribunale dell’Andalusia, su decisione del Jose Maria Munoz che sta indagando sul caso, ha ordinato infatti ad un amministratore giudiziario di occuparsi del club per questo periodo.
La Reuters ha riferito giovedì che le accuse mosse da parte di un gruppo chiamato “Associazione dei piccoli azionisti di Malaga CF”, includevano anche comportamenti di pregiudizi ingiusti e una gestione impropria. Il membro della famiglia reale del Qatar ha acquistato il Malaga nel giugno 2010 per 36 milioni di euro, investendo denaro nel club per pagare, questa è l’accusa, una serie di fuoriclasse tra cui Ruud van Nistelrooy, Santi Cazorla, Isco e Julio Baptista. Queste grandi firme hanno aiutato il club a finire quarto in La Liga nel 2012, nonché a classificarsi per la Champions League per la prima volta. La squadra, che potrebbe essere acquistata da Jeorge Clooney, è stata tuttavia costretta a vendere molti dei suoi migliori giocatori a causa di difficoltà finanziarie dovute alla mala gestione, ma hanno comunque raggiunto i quarti di finale della massima competizione europea, perdendo tuttavia 3 a 2 contro il Borussia Dortmund. Il Malaga ha sempre più lottato finanziariamente quanto sul campo. Ad oggi si piazza nella seconda divisione, cinque punti sopra i posti retrocessione.
Il club aveva imposto alla famiglia qatarina 5,5 milioni di euro in aggiunta alla loro quota annuale di 1,4 milioni per essere nel consiglio di amministrazione del club, ma i soldi non sarebbero mai stati restituiti mentre sarebbero stati utilizzati per pagare voli, vacanze, hotel, auto con autista, avvocati, alloggi ed altre spese personali. Il quotidiano sportivo spagnolo ha anche rivelato che i risultati sono delineati in un rapporto di Cadena Ser, in cui si afferma anche che la famiglia aveva acquistato azioni da azionisti più piccoli per aumentare il loro controllo della squadra.
Un tribunale di Malaga ha avviato inoltre un’indagine a seguito di una denuncia presentata lo scorso ottobre da un gruppo di piccoli azionisti del club che lamentavano la cattiva amministrazione di al-Thani e la presunta appropriazione indebita di fondi. È possibile che al-Thani riceva uno stipendio da un club sportivo che appartiene a una società nel suo ambiente aziendale per difendere e promuovere i propri interessi economici. È stata inoltre collocata un’obbligazione di 5,4 milioni di euro su al-Thani e i suoi figli, che sono implicati nei presunti reati, e se questa non viene pagato entro i termini, le azioni della famiglia verranno sequestrate.