Spagna. Migranti: accordo con ilMarocco per il rimpatrio dei “nuotatori”

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La polizia spagnola ha avviato una operazione per il rimpatrio di decine di migranti marocchini che negli ultimi tre giorni hanno raggiunto a nuoto le spiagge di Ceuta, enclave di Madrid nel territorio del Marocco e quindi porta d’ingresso per l’Unione Europea.
Negli ultimi tre giorni, secondo il quotidiano locale El faro de Ceuta, sono almeno 70 i migranti marocchini, per lo più giovani, che sono riusciti a circumnavigare a nuoto il confine terrestre che divide la cittadina di Fnidq, o Castillejos, nel Paese nordafricano, dal territorio spagnolo. Diverse persone sarebbero disperse, mentre la maggioranza sono state individuate dalla Guardia Civil spagnola o da squadre di soccorso marittimo. Almeno tre persone sarebbero state ricoverate a causa degli effetti della traversata. Stando ad altre fonti, il numero totale dei migranti che ha raggiunto Ceuta si aggirerebbe invece intorno ai 130.
La polizia spagnola ha comunicato che i migranti verranno rimpatriati nell’ambito di un accordo siglato con il Marocco. Le forze di sicurezza iberiche seguiranno una procedura già impiegata per riportare nel Paese nordafricano i suoi cittadini, per lo più lavoratori stagionali, rimasti bloccati a Ceuta all’inizio della pandemia, nel marzo 2020.
Secondo l’emittente Radio France Internationale (Rfi) a permettere a un numero più elevato del solito di migranti di raggiungere le coste di Ceuta sarebbe stato anche un rilassamento delle forze di sicurezza marocchine. Questo comportamento viene interpretato come una possibile conseguenza delle tensioni in corso tra Spagna e Marocco riguardanti il presidente della Repubblica araba democratica saharawi (Rasd), Brahim Ghali, ricoverato d’urgenza in una struttura spagnola a causa del Covid-19. Il governo marocchino non riconosce la Rasd, con la quale è impegnato in un conflitto a bassa identità da circa 50 anni.