Sri Lanka. Giappone, India e Francia annunciano una piattaforma comune tra i creditori bilaterali

di Alberto Galvi

Giappone, India e Francia hanno annunciato una piattaforma comune per i colloqui tra i creditori bilaterali dello Sri Lanka, una mossa che sperano possa servire da modello per risolvere i problemi di debito delle economie a medio reddito. Invece resta incerto se la Cina aderirà all’iniziativa lanciata dal Giappone di incontri tra i creditori dello Sri Lanka.
Lo scorso mese lo Sri Lanka si è assicurato un programma da 2,9 miliardi di dollari del FMI per affrontare il debito e la crisi economica che ha interrotto le importazioni di beni di prima necessità, dal carburante ai farmaci, e ha causato disordini politici. L’economia a reddito medio non può richiedere uno sgravio nell’ambito del quadro comune del G20 per il trattamento del debito, che si rivolge solo ai paesi a basso reddito.
Ciò ha imposto alle grandi economie l’onere di elaborare uno schema alternativo, portando alla creazione della nuova piattaforma che consisterà probabilmente in una serie di riunioni delle nazioni creditrici per discutere del debito. Lo Sri Lanka deve 7,1 miliardi di dollari ai creditori bilaterali che sono Cina, Club di Parigi e India per le rispettive cifre di 3 miliardi di dollari, 2,4 miliardi di dollari e 1,6 miliardi di dollari.
Con i creditori privati e ​​esteri il governo deve anche rinegoziare più di 12 miliardi di dollari di debito in Eurobond e su altri prestiti commerciali da 2,7 miliardi di dollari. Questo mese lo Sri Lanka ha avviato i colloqui per rielaborare parte del suo debito interno con cui mira a finalizzare l’accordo.