Sri Lanka. Mahinda Rajapaksa ha prestato giuramento come premier per la quarta volta

di Alberto Galvi –

L’ex presidente dello Sri Lanka Mahinda Rajapaksa ha prestato giuramento come primo ministro per la quarta volta. Il presidente Gotabaya Rajapaksa ha presieduto la cerimonia di giuramento a primo ministro del fratello minore Mahinda presso il tempio buddista di Kelaniya Raja Maha, situato nella capitale Colombo.
Mahinda è stato presidente del Sri Lanka dal 2005 al 2015, mentre è stato nominato primo ministro nel 2004, 2018 e 2019. Ricordiamo che nel Sri Lanka il primo ministro è nominato dal presidente tra i membri del parlamento per un mandato di 5 anni.
Per quanto riguarda Il presidente Gotabaya Rajapaksa, è invece stato eletto lo scorso novembre direttamente a maggioranza preferenziale con voto popolare per un mandato di 5 anni e con la possibilità di essere eletto per un secondo mandato.
In questa tornata elettorale il principale partito del Paese il SLPP (Sri Lankan Political Front), guidato dai fratelli Rajapaksa, si è assicurato una schiacciante vittoria anche alle elezioni generali dello scorso 5 agosto conquistando una maggioranza di quasi due terzi dei deputati, un risultato conseguito grazie all’appoggio di quattro piccoli partiti sembra che abbiano raggiunto l’obiettivo.
Le elezioni generali si sarebbero dovute svolgere a fine aprile ma poi per la pandemia da Covid-19 la data delle elezioni è stata posticipata al 5 agosto.
Il grande sconfitto di queste elezioni è stato invece l’UNP (United National Party) dell’ex primo ministro Ranil Wickremesinghe che è riuscito a guadagnare un solo seggio. 
Questo risultato elettorale consente ai fratelli Rajapaksa di apportare modifiche costituzionali e rafforzare il loro potere all’interno delle istituzioni del Paese. Infatti saranno parlamentari insieme al primo ministro anche alcuni membri della sua famiglia come suo figlio Namal, il fratello maggiore Chamal e suo figlio Sashindra, e un nipote, Nipuna Ranawaka.
Con la riforma costituzionale i fratelli Rajapaksa cercheranno di abbattere i limiti costituzionali al potere presidenziale, che furono promulgati nel 2015 con il diciannovesimo emendamento o 19A dal parlamento. Per le opposizioni queste riforme costituzionali potrebbero portare all’autoritarismo nel Paese.
Inoltre aumentando i poteri del presidente diminuiranno quelli del primo ministro innescando la rivalità tra i due fratelli. Tuttavia è improbabile che Mahinda Rajapaksa ceda i suoi poteri mentre sta promuovendo suo figlio Namal come erede.
La cosa più importante di questa nuova riforma costituzionale è che porterà l’aumento del potere del presidente, diminuendo quello delle commissioni indipendenti, le quali attualmente possono decidere di nominare dirigenti della polizia, dirigenti pubblici, alti esponenti della magistratura e quando svolgere le elezioni.
Il SLPP ora detiene 145 seggi dei 225 membri del parlamento di cui 196 membri sono eletti direttamente in collegi plurinominali con un sistema proporzionale in cui gli elettori selezionano 3 candidati in ordine di preferenza.
Per quanto riguarda i restanti 29 seggi sono assegnati ad altri partiti e gruppi politici in proporzione alla quota del voto nazionale. I membri del parlamento sono eletti per un mandato di 5 anni.
Mahinda gode di un forte sostegno politico nel Paese da parte della maggioranza cingalese, in quanto a posto fine alla guerra civile contro i ribelli tamil nel 2009, durata ben 25 anni.
In queste elezioni il partito tamil SJB (Samagi Jana Balawegaya), una fazione separatista dell’UNP, ha ottenuto solo 54 seggi mentre il TNA (Tamil National Alliance) ne ha ottenuto 10. I 16 seggi rimasti sono stati divisi tra 12 piccoli partiti come l’EDDP (Eelam People’s Democratic Party), che si è assicurato solo due seggi.
Un governo stabile servirà al Sri Lanka per continuare a sostenere la crescita economica del Paese mantenendo la stabilità del programma dell’IMF (International Monetary Fund) iniziato nel 2016. L’attuale presidente nei 10 anni del suo mandato è stato in grado di accelerare lo sviluppo economico del Paese e di sradicare il terrorismo.