Sudafrica. Città del Capo convoca l’ambasciatore statunitense

di Andrea Cantelmo

Il ministero degli Esteri del Sudafrica ha convocato l’ambasciatore statunitense Reuben Brigety a seguito delle accuse rivolte a Città del Capo di aver fornito segretamente armi alla Russia. Il ministro degli Esteri sudafricano, Naledi Pandor, ha in programma anche una telefonata direttamente con il segretario di Stato USA, Antony Blinken, per discutere la questione e dissolvere qualsiasi dubbio.
La vicenda risale a pochi giorni fa quando, durante una conferenza stampa, Brigety ha dichiarato che a dicembre dello scorso anno è stata caricata di armi e munizioni la nave russa denominata “Lady R”, che aveva attraccato al porto di Città del Capo dal 6 all’8 dicembre. Il rappresentante americano però non ha corredato le sue dichiarazioni di evidenze concrete, ma ha affermato di poter scommettere sulla sua stessa vita sulla veridicità delle accuse mosse alle autorità sudafricane.
Il portavoce del ministero degli Esteri del Sudafrica, Clayson Monyela, ha sottolineato che la Commissione che supervisiona la vendita e la consegna di armi “non possiede alcun dato” di tale consegna alla Russia. “Se è stato commesso un reato, la legge farà il suo corso”, ha aggiunto.
Il presidente sudafricano, Cyril Ramaphosa, aveva immediatamente bollato come “deludenti” le affermazioni di Brigety. Successivamente ha però ammesso che era già in corso una investigazione a tal proposito e che funzionari americani e sudafricani avevano concordato di mantenerla segreta finché non fossero emerse evidenze nell’uno o nell’altro senso.
La questione ha attirato l’attenzione di tutto il mondo per la potenziale gravità e la ministra degli Esteri della Germania, Annalena Baerbock, ha precisato che per ora si parla solo di “accuse”, ma se i fatti venissero confermati si tratterebbe di una “grave violazione del diritto internazionale”.
Le relazioni tra Washington e Città del Capo si sono deteriorate a seguito dell’invasione della Russia ai danni dell’Ucraina a causa della neutralità tenuta dal Sudafrica, messa spesso in dubbio per la sua appartenenza ai Brics, per diverse esternazioni del presidente (una su tutte quella di far fuoriuscire il suo Paese dal trattato istitutivo della Corte Penale Internazionale, ritrattata il giorno successivo) e per la possibilità data a Cina e Russia di svolgere, lo scorso febbraio, delle esercitazioni navali congiunte nelle sue coste orientali.