Sudafrica. Covid-19: calano i contagi e riprendono le attività economiche ma situazione è difficile

di Alberto Galvi –

Il paese africano maggiormente colpito dalla pandemia di Covid-19 è il Sudafrica. Il presidente Cyril Ramaphosa ha adottato però misure che si sono rivelate efficaci e che hanno modificato in positivo l’andamento della curva dei contagi.
Con la riduzione dei nuovi casi dopo una quarantena durata cinque settimane, il governo ha consentito quindi a diverse aziende di riprendere le attività, dando a fasce di popolazione sempre più alla fame la possibilità di riuscire nuovamente a sostenere sé stessi e le loro famiglie.
Gli imprenditori stanno continuando a sollecitare il governo ad aiutare le aziende, altrimenti il rischio a cui potrebbe incorre il paese è un crollo del PIL del 16% e una perdita di 4 milioni di posti di lavoro.
Gli esperti del governo prevedono che un nuovo picco dell’epidemia potrebbe ritornare a due o tre mesi di distanza dal primo, il numero di infezioni, in alcune regioni del paese, è infatti in aumento.
Con misure all’insegna del buon senso il presidente sudafricano Ramaphosa ha esortato la popolazione a evitare comportamenti imprudenti e ad accettare la realtà, preparandosi ad ogni evenienza.
Come in tutti i paesi coinvolti nella pandemia da coronavirus la vera difficoltà in Sudafrica sembra essere quella di convivere con la malattia riprendendo le attività quotidiane e, contemporaneamente, limitando il rischio di contagio.
Il Sudafrica ha tra la sua popolazione oltre 6.000 casi di Covid-19 e il governo sta cercando di bilanciare la necessità di frenare la diffusione del virus puntando però a ridurre al minimo le difficoltà economiche.
Con queste cifre l’economia sudafricana è già in recessione e, con un tasso di disoccupazione che è già al 27%, rischia sempre di più il collasso; Ramaphosa ha quindi annunciato un pacchetto di aiuti da 26 miliardi di dollari, per milioni di lavoratori informali che hanno sofferto la fame. Il Sudafrica è infatti uno dei paesi più diseguali al mondo, con un altissimo numero di lavoratori informali che in ogni momento possono perdere la loro occupazione.
Adesso le preoccupazioni del governo sudafricano consistono nel timore che possa esserci una seconda ondata, senza contare che la stretta economica porterà ad un aumento della criminalità.
Sono infatti aumentate le persone in condizioni di povertà estrema e bisognose di assistenza alimentare in quanto l’innalzamento dei prezzi ha provocato un crollo del potere d’acquisto.
Secondo le previsioni, se perdurasse questa situazione, la disoccupazione potrebbe salire anche oltre il 29%. La situazione è seria soprattutto nelle città più popolose del paese dove migliaia di persone stanno in fila per ore in attesa di poter avere del cibo.
Le regole contro il contagio da Covid-19 stanno obbligando tutti i paesi del mondo ad adottare stili di vita fino a pochi mesi fa difficilmente immaginabili; il principale problema è infatti la questione del distanziamento sociale che per molte attività significa un incasso molto inferiore e quindi l’instabilità economica diffusa.