Sudafrica. Il partito di opposizione DA fa un’azione legale per costringere il governo all’arresto di Putin

di Alberto Galvi

Il principale partito di opposizione sudafricano DA (Alleanza democratica) ha dichiarato di aver intrapreso un’azione legale per costringere il governo ad arrestare il presidente russo Vladimir Putin se dovesse partecipare a un vertice programmato nel paese. Putin visiterà ad agosto Città del Capo per una riunione del blocco BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica).
Il partito DA ha dichiarato di aver avviato un’istanza giudiziaria per garantire che il governo detenga il leader russo e lo consegni alla CPI.
Ai partecipanti della riunione Esteri del Brics, che si è tenuta a Città del Capo in questi giorni, è stata garantita l’immunità diplomatica, e alcuni hanno letto la mossa (in realtà una consuetudine) come un passo preparatorio per fornire copertura legale alla visita di Putin.
In realtà il presidente russo, come tutti i capi di Stato, gode già dell’immunità.
Il governo del Sudafrica ha rifiutato di condannare l’invasione russa dell’Ucraina dichiarando la neutralità e preferendo il dialogo e la mediazione per la risoluzione del conflitto.
A marzo la CPI (Corte penale internazionale) ha emesso un mandato di arresto contro Putin per le accuse secondo cui la Russia ha deportato illegalmente bambini ucraini.
Il governo sudafricano deve ancora spiegare come intenderà affrontare la difficile situazione del presidente russo per evitare il ripetersi di quanto accaduto nel 2015, quando Pretoria non riuscì ad arrestare l’allora presidente sudanese Omar Hassan al-Bashir, anch’egli ricercato dalla CPI.
Alla riunione Esteri del Brics (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica) è stata chiesta la realizzazione di una moneta unica per non ricorrere più al dollaro. I 5 paesi rappresentano metà della popolazione mondiale.