Sudafrica. Primi colloqui tra l’ANC e altri cinque partiti per formare un governo

di Alberto Galvi

A seguito del voto, si sono svolti in Sudafrica i primi colloqui tra gli alti funzionari dell’ANC (African National Congress) e i rappresentanti di altri cinque partiti per formare un governo, sulla base di una coalizione o un accordo, ma non è stata presa alcuna decisione. Il Sudafrica si è trovato ad affrontare una situazione di stallo elettorale dopo che l’ANC, da lungo tempo al potere, ha perso la sua maggioranza trentennale.
Nelle elezioni della scorsa settimana nessun partito è riuscito a superare l’ANC, che da solo controlla 159 dei 400 seggi parlamentari, frutto di quello che è stato il peggiore risultato elettorale di sempre. Segue l’Alleanza Democratica con 87 seggi, il Partito MK (Partito uMkhonto weSizwe) con 58 seggi, gli Economic Freedom Fighters con 39 seggi e l’Inkatha Freedom Party con 17 seggi.
L’ANC ha inquadrato le discussioni con gli altri partiti come un tentativo di formare un governo di “unità nazionale” e una coalizione formale, ma non è l’unica opzione. Certo è che sul tavolo ci sono temi come i diritti dei lavoratori, la crescita economica, la creazione di posti di lavoro, il contrastò alla criminalità e alla corruzione, investimenti nei servizi pubblici e l’unità della nazione.
In caso di fallimento l’ANC potrebbe anche formare un governo di minoranza e a dialogare con gli oltre 50 partiti.