Sudan. Ambasciata d’Italia: manuale di comunicazione interculturale

Cs Amb. italiana Khartoum –

KHARTOUM. Conclusa dopo alcuni mesi di intenso lavoro tra Roma e Khartoum la raccolta dati per uno studio di prossima pubblicazione sulla comunicazione interculturale tra italiani e sudanesi.
Lo scopo della ricerca, fortemente voluto dall’Ambasciata d’Italia a Khartoum e realizzata con il contributo del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale – Direzione Generale per gli Italiani all’estero, è quello di creare i presupposti per un dialogo ancora più fertile tra italiani e sudanesi, evitando crisi interpersonali e comunicative dovute alla confrontazione di culture, talvolta profondamente diverse.
Ricercatori dell’Università Ca’ Foscari di Venezia hanno soggiornato alcuni giorni a Khartoum ed elaborato gli ultimi risultati dei questionari somministrati nei mesi scorsi a dozzine di intervistati italiani in Sudan, sudanesi in Italia, famiglie miste e persone in qualche modo legate ad una relazione personale o professionale rilevante con l’altro paese.
Studenti, professori, imprenditori, membri delle istituzioni, cooperanti, giornalisti, semplici simpatizzanti: un bacino di raccolta prezioso per ottenere importanti informazioni mirate alla pubblicazione (online e gratuita) nei prossimi mesi di un vero e proprio manuale di comunicazione interculturale tra italiani e sudanesi.
Lo studio, basato sul modello di competenza comunicativa interculturale “Balboni-Caon” della scuola veneziana, prevede alcune aree di studio ben definite.
In primis, quella valoriale, con rilevamenti sulla percezione reciproca tra italiani e sudanesi su alcuni pilastri socio-culturali come potere, gerarchia, famiglia, parità di genere, spazio, tempo, denaro, religione.
L’analisi prosegue con la ricerca di evidenze sulla mutua percezione in tema di comunicazione verbale, di comunicazione non verbale, sulle mosse comunicative e sulle differenti norme e dinamiche nello svolgimento di eventi comunicativi tra italiani e sudanesi. Il tutto, rafforzato da una prospettiva interculturale, avendo usato nella ricerca classici strumenti del mondo delle competenze e delle abilità interpersonali, come empatia, ascolto attivo, decentramento, intelligenza emotiva.
“Imprenditori, turisti, operatori delle ONG, membri delle istituzioni: saranno tanti i beneficiari di questa ricerca che – attraverso la reciproca conoscenza – mira ad avvicinare ancora di più i due paesi”, afferma l’ambasciatore italiano in Sudan Fabrizio Lobasso.
“Lungi dal voler creare nuovi stereotipi”, continua Lobasso, “con questo lavoro stiamo creando i presupposti per un confronto più aperto, per una migliore comprensione, e in fondo per un dialogo globale che arricchisca proprio tutti”.