Sudan. Corso sui diritti umani per giudici sudanesi finanziato dalla Farnesina

Cs Amb. italiana a Khartoum

KHARTOUM. Si è concluso a Khartoum con la consueta cerimonia di consegna dei certificati un workshop di cinque giorni sui diritti umani per giudici, pubblici ministeri ed operatori nel diritto sudanesi, finanziato dal ministero Affari esteri italiano (Direzione per la Mondializzazione – DGMO) e condotto a dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa (con la partecipazione dei Prof. Andrea de Guttry e Fulvio Palombino), con la collaborazione delle autorità sudanesi e del think tank Peace Research Institute dell’Università di Khartoum.
Oltre 20 i partecipanti, scelti dalle autorita’ di Khartoum tra giudici civili, penali, militari, della corte suprema, consulenti in tema di diritti umani del MAE sudanese e consulenti di organi securitari.
Grande apprezzamento sudanese è stato manifestato per la strutturazione del corso da parte della Sant’Anna di Pisa, che ha spaziato dai meccanismi di protezione per i diritti umani a livello internazionale, Ue e Unione Africana, allo stato dell’arte in tema di meccanismi procedurali per la protezione delle libertà fondamentali in Sudan: una preparazione solida, mirata alla stimolazione di dibattiti sostenuti su tematiche prioritarie (tra cui la moratoria alla pena di morte) e sullo stato delle ratifiche sudanesi di alcune convenzioni internazionali relative ai diritti umani.
Secondo l’ambasciatore italiano a Khartoum, Fabrizio Lobasso, “si conferma l’eccellente rapporto istituzionale tra Italia e Sudan. I partecipanti al corso e le istituzioni sudanesi hanno risposto in modo entusiasta, a conferma del particolare momentum delle relazioni bilaterali ma anche della grande considerazione che in Sudan hanno gli accademici italiani”.
Nel paese africano si risente fortemente la necessità di moltiplicare iniziative di formazione similari per consentire la crescita di consapevolezza da parte degli ambienti giuridici sul loro ruolo fondamentale per il rafforzamento dello stato di diritto nel paese.
Prossimi passi: un corso breve Sudan – dopo l’estate e sempre con SSSP – con formato “training for trainers” (per permettere ad alcuni giudici di proseguire le attività maieutiche nei confronti di giovani colleghi), ma anche allargamento ad attività nel campo dello sviluppo del diritto costituzionale con ulteriori istituzioni locali che già oggi si fanno avanti con proposte di formazione dei propri quadri apicali.