Dire –
L’amministrazione degli Stati Uniti ha imposto sanzioni nei confronti dei capi delle Forze di supporto rapido (Rsf) accusando la formazione paramilitare di aver commesso “un genocidio” in Sudan. Le misure adottate dal dipartimento del Tesoro colpiscono anzitutto Mohammed Hamdan Dagalo, detto Hemeti, generale alla guida delle Rsf in lotta dall’aprile 2023 contro i reparti dell’esercito fedeli a un altro generale, Abdel Fattah al-Burhan.
Le sanzioni sono state motivate con “atrocità sistematiche commesso contro il popolo del Sudan”. L’accusa di “genocidio” è stata formalizzata dal segretario di Stato Antony Blinken, in una dichiarazione scritta. Le Rsf sono composte perlopiù da combattenti di origine araba.
Molte delle violenze sono state commesse in Darfur, una regione abitata in maggioranza da comunità nere con radici nilotiche e sahariane. Le sanzioni americane colpiscono anche alcune aziende con base negli Emirati Arabi Uniti. Abu Dhabi è accusata di sostenere le Forze di supporto rapido e di avere un ruolo nel contrabbando di oro dal Sudan. Il conflitto nel Paese africano ha costretto più di dieci milioni di persone a lasciare le proprie case, a volte cercando rifugio all’estero, anzitutto in Ciad e in Sud Sudan.
Fonte: agenzia Dire.