Sudan. Il leader sudanese al-Burhan ha licenziato il suo vice Daglo

di Alberto Galvi

Il leader sudanese Abdel Fattah al-Burhan ha licenziato il suo vice, diventato rivale, Mohamed Hamdan Daglo, mentre le forze fedeli ai generali in lotta continuano a combattere sia a Khartoum che nel Darfur. Circa mille persone sono state uccise, principalmente a Khartoum e nella regione occidentale del Darfur, a lungo travagliata. A Nyala, capitale del Sud Darfur, i combattimenti comportato la morte di 18 persone.
I militari sudanesi hanno estromesso nel 2019 il leader veterano Omar al-Bashir. Due anni dopo il colpo di Stato di al-Burhan e Daglo ha fatto deragliare la fragile transizione che aveva come obiettivo il governo civile, e le forze fedeli ai due uomini combattono senza sosta dal 15 aprile.
I rappresentanti dei generali in guerra sono stati lo scorso 19 maggio al vertice della Lega Araba in Arabia Saudita e hanno cercato di definire un cessate-il-fuoco. L’inviato di Daglo, Yusif Isha, ha tenuto lo scorso 17 maggio a Juba colloqui con il presidente del Sud Sudan Salva Kiir e con i funzionari dell’IGAD (Autorità Intergovernativa per lo Sviluppo).
Lo scorso 19 maggio al-Burhan ha licenziato Daglo e ha nominato tre alleati ai posti di vertice nell’esercito. Il generale al-Burhan ha emesso un decreto costituzionale che assegna Malik Agar alla carica di vicepresidente del Consiglio sovrano di transizione al governo. I militari hanno anche riferito che al-Burhan ha nominato il generale Shamsedding Kabashi come suo vice e ha scelto altri due ufficiali leali come suoi assistenti.
La promozione di Agar è una mossa simbolica che non dovrebbe avere un impatto sulla lotta per il potere tra al-Burhan e Daglo. Agar è un ex leader ribelle e governatore dello stato del Nilo Azzurro, al confine con il Sud Sudan, ha firmato un accordo di pace con Khartoum nel 2020 ed è stato nominato membro del Consiglio di sovranità nel febbraio 2021.