Sudan. Piano del Fondo monetario per alleggerire il debito

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Il Fondo monetario internazionale (Fmi) ha approvato un piano di finanziamenti con il quale coprirà la sua quota di alleggerimento del debito del Sudan. A renderlo noto è stata la direttrice operativa dell’istituzione, Kristalina Georgieva.
Stando a quanto ha affermato Georgieva, questo pacchetto di sostegno finanziario “è’ frutto dell’ampio sforzo dei Paesi membri dell’Fmi” ed è da considerarsi “un passo fondamentale nell’aiutare il Sudan a portare avanti il suo processo di normalizzazione delle relazioni con la comunità internazionale” e “a compiere progressi verso la riduzione del debito nell’ambito dell’iniziativa Hipc”. Il riferimento è alla iniziativa Heavily-Indebted Poor Country, promossa dal 1996 dall’Fmi e dalla Banca mondiale con l’obiettivo di aiutare i Paesi più poveri a far fronte al debito quando non più sostenibile.
Giorgieva, riferisce il quaotidiano locale Sudan Tribune, ha evidenziato che questa prima fase di alleggerimento degli arretrati è utile per arrivare al cosiddetto “punto di decisione”, ovvero l’inizio della fase di cancellazione del debito di un Paese.
La settimana scorsa il ministro delle Finanze di Khartoum, Gibril Ibrahim, ha annunciato che il Sudan ha completato la seconda revisione dello Staff-Monitored Program (Smp) dell’Fmi. Con questa formula si intendono una serie di riforme richieste a un Paese dal Fondo al fine di raggiungere i requisiti necessari alla cancellazione del debito.
Il governo di transizione di Khartoum, istituito nel 2019 dopo che una mobilitazione popolare e un intervento dell’esercito avevano messo fine al trentennale governo presieduto da Omar al-Bashir, ha fra i suoi obiettivi anche quello di favorire il reinserimento del Sudan nella comunità internazionale dopo decenni di sanzioni.