Sudan. Scuole chiuse dopo la morte di 5 liceali durante una manifestazione

Notizie Geopolitiche –

Nonostante la firma lo scorso 18 luglio dell’accordo, mediato da Etiopia e Ue, fra i militari e i civili sul periodo di transizione al governo, continuano a mantenersi alte le tensioni in Sudan. Il governo militare ha infatti deciso la sospensione da oggi e “fino a nuovo ordine” delle lezioni scolastiche ed universitarie in tutto il paese, dopo che 5 liceali sono rimasti vittime durante le manifestazioni di protesta nel Kordofan Settentrionale, regione al confine con il Sud Sudan.
Oggi decine di migliaia di studenti hanno manifestato nella capitale con indosso zaini e divisa contro la repressione.
Alla fine della trentennale dittatura di Omar al-Bashir, decaduto sotto le forti pressioni della piazza, è seguito un governo militare di transizione guidato un primo momento dal ministro della Difesa Awad Mohamed Ahmed Ibn Auf, ed oggi dal generale Abdel Fattah el-Borhan, il cui curriculum sembra essere più “pulito” non essendo coinvolto in crimini di guerra o soggetto mandati di cattura internazionali.
Da quell’11 aprile diverse città del Sudan sono divenute teatro delle manifestazioni di molti cittadini, guidati spesso dall’Associazione dei professionisti, che chiedevano il passaggio dei poteri ai civili, senza attendere il periodo di transizione di tre anni del governo dei militari. Manifestazioni che sono sfociate in aspri scontri con centinaia di morti soprattutto per la repressione operata dai paramilitari del generale Mohamed Hamdan Dagalo.
L’accordo siglato il 18 luglio prevede la condivisione dei poteri per un periodo di transizione di 3 anni e 3 mesi, dopodiché a guidare il paese sarà un governo di civili eletti dal popolo; il governo di transizione sarà formato da 5 militari e 5 civili, mentre l’11mo rappresentante sarà un civile approvato dai militari.