di Alberto Galvi –
Gli svedesi voteranno l’11 settembre prossimo per eleggere il nuovo Parlamento da 349 seggi. Ha preso così il via la corsa serrata tra il blocco di sinistra al potere e l’opposizione di destra per formare il prossimo governo.
Il primo ministro Magdalena Andersson dei socialdemocratici spera di fare un secondo mandato puntando su più energie rinnovabili e sulla lotta alla criminalità, nonché sul miglioramento della qualità dello stato sociale svedese. Il suo principale rivale è Ulf Kristersson, del partito conservatore moderato, che promette più energia nucleare, scuole migliori, tagli alle tasse, e repressione della violenza delle bande.
Tutti e otto i principali partiti politici del paese stanno conducendo la campagna elettorale nella speranza di entrare a far parte del prossimo governo. Il blocco rossoverde di sinistra è composto da SAP (Partito Socialdemocratico Svedese), MP (Partito dei Verdi), C (Partito di Centro) e V (Partito della Sinistra). Il blocco gialloblù, di destra è composto da M (Partito Moderato), KD (Cristiano Democratico), SD (Democratici Svedesi) e L (Partito Liberale).
La soglia di sbarramento è al 4%.
In Svezia chiunque diventi primo ministro dovrà fare affidamento a compromessi politici con partiti che hanno posizioni diverse su alcune questioni chiave.