Svezia. Forte calo delle richieste di asilo

di Giuseppe De Santis

Per diversi anni la Svezia ha aperto le porte a tutti coloro che richiedevano asilo, ma l’altissimo numero di rifugiati è corrisposto con un forte incremento di problemi di ordine pubblico, con un importante aumento del tasso di crimini violenti.
Questa situazione ha avuto riflessi nelle elezioni generali del 2022, quanto il partito anti-immigrati dei Democratici Svedesi è arrivato secondo e ha dato l’appoggio esterno alla coalizione di governo di centrodestra, chiedendo in cambio l’adozione di politiche dure contro l’immigrazione.
Come conseguenza il governo svedese ha reso più difficile le riunificazioni familiari, ha facilitato la revoca dei permessi di soggiorno, ha ridotto enormemente l’assistenza ai rifugiati e spinto i non aventi diritto a lasciare il paese.
Grazie a tali provvedimenti il numero di richiedenti asilo è passato dai 163 mila del 2015 agli 8.935 dei primi dieci mesi del 2024, e di questi 4.814 ha lasciato il paese scandinavo volontariamente.
Per la prima volta il numero di immigrati che ha lasciato la Svezia è stato superiore a quello di coloro che sono arrivati e il governo svedese vuole che questo esodo continui anche attraverso incentivi economici agli immigrati per ritornare nel loro paese.