Svezia. Il Parlamento ha eletto per un soffio Ulf Kristersson primo ministro

di Alberto Galvi

Il Parlamento svedese ha eletto con una maggioranza risicata il leader del Partito Moderato Ulf Kristersson alla carica di primo ministro: gioderà il primo governo sostenuto dal partito di destra dei Democratici Svedesi, con una coalizione di governo che comprende i moderati, il Partito Moderato, i Cristiano-democratici, i Democratici Svedesi e il Partito Liberale.
La coalizione di destra ha ora 176 seggi in Parlamento, contro i 173 della sinistra.
In Svezia il leader del partito di maggioranza o della coalizione di maggioranza diventa solitamente il primo ministro.
La coalizione di centro sinistra è composta dal Partito Socialdemocratico Svedese, dai Verdi, dal Partito di Centro e dal Partito della Sinistra.
Kristersson aveva promesso che non avrebbe mai negoziato con i Democratici svedesi, ma con la sconfitta del centrosinistra, al governo dal 2014, ha compiuto un’importante inversione di marcia avviando nel 2019 colloqui esplorativi con i Democratici Svedesi nel 2019, una cooperazione che si è approfondita negli anni.
L’alleanza quadripartita di Kristersson ha mostrato una tabella di marcia fortemente influenzata dall’agenda della formazione di estrema destra. Promette significative misure di repressione della criminalità e dell’immigrazione e la costruzione di nuovi reattori nucleari. Kristersson ha anche promesso di ridurre l’impennata dei prezzi dell’elettricità.
L’influenza dei Democratici Svedesi sull’accordo quadripartito ha innescato tensioni all’interno del Partito Liberale, il cui sostegno è essenziale anche per la sopravvivenza del governo Kristersson, con una maggioranza di soli tre seggi in Parlamento.