Svezia. La premier dimissionaria Magdalena Andersson è in cerca di una nuova maggioranza

di Alberto Galvi

Il primo ministro svedese Magdalena Andersson si è dimessa dopo aver subito una sconfitta in parlamento sulla legge di bilancio, tanto che è stata approvata quella proposta dall’opposizione, con 154 voti a favore e 143 contrari. Il budget approvato mira a ridurre le tasse, aumentare gli stipendi per gli agenti di polizia e garantire maggiori finanziamenti ai diversi settori del sistema giudiziario svedese.
In parlamento il suo partner di coalizione, il MP (Green Party), ha lasciato il governo di minoranza formato da due partiti. La Andersson è invece la leader del SAP (Swedish Social Democratic Party): era stata scelta per sostituire Stefan Lofven, che si era dimesso il 10 novembre.
La Andersson ha informato il presidente del parlamento Andreas Norlen di essere ancora interessata a guidare un governo a guida socialdemocratica. Il parlamento svedese ha 349 seggi divisi tra SAP (100 seggi), M (Moderate Party, 70 seggi), SD (Sweden Democrats, 62 seggi), C (Center Party, 31 seggi), V (Left Party, 28 seggi), KD (Christian Democrats, 22 seggi), L (Liberal Party, 20 seggi) e MP (16 seggi).
La Andersson cercherà adesso un nuovo sostegno in parlamento per formare un nuovo governo, ed il partito dei Verdi si è detto pronto a sostenerla.
Il presidente del parlamento Norlen presto annuncerà la strada da percorrere. In Svezia le elezioni generali sono previste per l’11 settembre prossimo quando, dopo aver eletto i deputati del parlamento, il leader del partito di maggioranza o della coalizione di maggioranza diventa il primo ministro.