Svezia. Lofven in minoranza sugli affitti liberalizzati, cade il governo

di Belkassem Yassine –

Per la prima volta dal 1958 il Parlamento svedese ha sfiduciato il primo ministro e il governo. A causare la caduta di Stefan Lofven è stata l’iniziativa di liberalizzare gli affitti, e a mettersi contro il premier socialdemocratico sono stati i partiti di destra e la sinistra, che ha fatto mancare l’appoggio esterno.
L’idea di Lofven era quella di incentivare privati e aziende a costruire case da affittare attraverso l’abolizione dei canoni calmierati, di fatto liberalizzando il settore, ma poi si è trovato addosso un po’ tutti, ed al parlamento è stato sfiduciato con 181 deputati favorevoli, 109 contrari e 51 astenuti.
Si chiude così il governo di minoranza Lofven, fragile ma in piedi dal 2014, anche durante la crisi pandemica e nonostante la decisione di non ricorrere a misure restrittive quali le chiusure.