Svizzera. Referendum per decidere sul finanziamento dei film svizzeri, Frontex e i trapianti

di Alberto Galvi

Il prossimo 15 maggio gli svizzeri decideranno su tre temi: il finanziamento diretto dei film svizzeri, l’integrazione nell’UE e i trapianti. Due referendum sono emendamenti a una legge svizzera o alla costituzione, l’altro è una decisione di politica estera che richiede il consenso della popolazione.
Il referendum sull’industria cinematografica in Svizzera propone che i servizi di streaming paghino almeno il 4 per cento del loro reddito in Svizzera per la produzione locale. Inoltre la nuova legge richiederebbe che almeno il 30 percento dei contenuti in streaming disponibili in Svizzera sia prodotto in uno dei paesi europei.
I promotori del referendum sostengono che se approvato verrà posta fine alla disparità di trattamento tra emittenti televisive e piattaforme streaming. Inoltre sperano che il voto rafforzi la produzione cinematografica nazionale svizzera ed europea attraverso una maggiore disponibilità di fondi.
Gli oppositori al referendum sostengono che se fosse approvato verrebbero messi in secondo piano i film più celebri provenienti dall’estero. Il Comitato contro la legge sostiene anche che il cambiamento probabilmente renderà i servizi di streaming più costosi a causa della sovra tassa.
Per quanto riguarda l’integrazione UE gli svizzeri dovranno decidere se contribuire o meno al rafforzamento dell’Agenzia UE Frontex per la guardia di frontiera e costiera, in quanto la Svizzera è un paese membro dell’area Schengen, e contribuisce al finanziamento di Frontex dal 2009.
La proposta di rafforzare l’Agenzia UE Frontex è stata criticata da molti in Svizzera, dove sono state raccolte più di 62mila firme per organizzare un referendum sulla questione. Il Consiglio federale ha accettato di partecipare all’ampliamento, ma la questione richiede il consenso della popolazione prima di poter andare avanti.
I promotori sostengono che se il referendum venisse respinto, l’adesione della Svizzera a Schengen sarebbe seriamente messa in pericolo. I membri del Consiglio federale hanno già sostenuto con forza il referendum, poiché salvo concessioni di Bruxelles il paese dovrà lasciare Schengen.
L’ultimo referendum è quello sui trapianti di organi, i quali possono essere donati dai defunti solo se vi hanno acconsentito durante la loro vita, ma il più delle volte i loro desideri in merito sono sconosciuti. Questo significa che la decisione è data alla famiglia, che spesso rifiuta. Per risolvere la questione, il Parlamento spera di modificare la legge in modo tale che una persona durante la vita possa dire al suo medico se vorrà o meno donare i suoi organi, altrimenti la famiglia potrà comunque opporsi.
La Svizzera ha la possibilità di indire quattro referendum nazionali ogni anno, oltre alle molte altre votazioni organizzate da cantoni, città e consigli svizzeri. Secondo le leggi svizzere, se una persona o un gruppo di persone raccoglie almeno 50mila firme per un referendum su una questione, la consultazione viene organizzata nei mesi successivi.