Svizzera. Vince il “no”: libera circolazione per gli europei

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Con il 61,7% delle preferenze gli svizzeri hanno bocciato la proposta dei sovranisti di “Unione democratica del centro” che avrebbe comportato limitazioni sulla libera circolazione dei cittadini europei. La prassi referendaria prevede una doppia maggioranza, ovvero oltre che dei cittadini svizzeri anche dei candoni, ma anche in quest’ultimo caso solo in quattro, tra cui il Canton Ticino (53,1 favorevoli e 46,1 contrari), si sono espressi a favore di eventiali frontiere chiuse.
Risale al 1999 il trattato tra la Svizzera e l’Unione Europea sulla libera circolazione delle persone, e certamente un’eventuale approvazione del referendum avrebbe comportato misure simmetriche da parte di Bruxelles; avrebbe imoltre causato penalizzazioni reciproche in diversi settori tra cui i trasporti, il traffico delle merci, gli scali aerei, il comemrcio, l’agricoltura e gli appalti pubblici.
Ogni giorno 76mila frontalieri italiani si recano in Svizzera per lavoro, e vi risiedono stabilmente 640mila nostri connazionali su una popolazione di 8,7 milioni di abitanti.