Taiwan. I partner elogiano Taipei, ma ‘non può essere esclusa dall’Onu’

di Alberto Galvi

Durante il dibattito generale dell’80ma Assemblea generale delle Nazioni Unite, tenutosi a fine settembre a New York, gli alleati e i partner di Taiwan hanno elogiato i risultati in quanto potenza tecnologica, nonché l’impegno per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile fissati dalle Nazioni Unite.
Gli alleati e i partner di Taiwan hanno anche espresso preoccupazione per la lente esclusiva attraverso la quale viene letta la Risoluzione 2758 del 1971 dell’Assemblea generale, la quale ha risolto una volta per tutte la questione della rappresentanza di tutta la Cina, compresa Taiwan.
Palau e le Isole Marshall hanno sottolineato che la risoluzione è stata mal interpretata, mentre Eswatini, Santa Lucia, Tuvalu hanno sottolineato che la risoluzione non preclude la partecipazione significativa di Taiwan al sistema delle Nazioni Unite. Il Paraguay ha avvertito che l’esclusione di Taiwan e del suo popolo dall’ONU e dai meccanismi correlati compromette la legittimità di tali istituzioni.
Per quanto riguarda le tensioni tra le due sponde dello Stretto di Taiwan, esse sono state motivo di grande preoccupazione durante il dibattito. Saint Vincent e Grenadine ha chiesto la pace nello Stretto di Taiwan. Il Belize ha elogiato Taiwan per la sua posizione di leadership nella catena di approvvigionamento globale e per i suoi continui sviluppi nel campo della biotecnologia e delle energie rinnovabili.
Negli ultimi anni sempre più Paesi e hanno iniziato a contestare l’esclusione di Taiwan dalle organizzazioni globali, sebbene prevista dalla Risoluzione 2758 delle Nazioni Unite. La loro argomentazione è chiara: la risoluzione riconosce ancora oggi solo alla Repubblica Popolare Cinese il seggio cinese alle Nazioni Unite.