Taiwan. Il rappresentante a Roma Sing-ying Lee e i parlamentari per l’adesione all’Oms

Giornale Diplomatico –

Sing-ying Lee, capo dell’Ufficio di rappresentanza di Taipei in Italia, ha preso parte oggi ad un’attività speciale in sostegno alla significativa partecipazione di Taiwan a tutti gli incontri, i meccanismi e le azioni dell’OMS.
L’ambasciatore Sing-ying Lee, insieme al presidente del Gruppo interparlamentare di Amicizia Italia-Taiwan, senatore Lucio Malan, i vicepresidenti Marco Di Maio e Alessandro Pagano, con i vertici della comunità taiwanese con cittadinanza italiana e residenti a Roma, si sono recati davanti alla Fontana di Trevi per esprimere un desiderio, chiedendo e augurando all’OMS di adottare finalmente una posizione professionale e neutrale, invitando Taiwan all’OMS come Osservatore nel 2022, e approvandone la partecipazione regolare a tutte le riunioni, i meccanismi e le attività dell’OMS.
Malan ha detto che “l’Organizzazione Mondiale della Sanità deve lavorare per il bene degli abitanti del pianeta Terra, e dunque per questo bene bisogna avere la collaborazione di tutti. La collaborazione di Taiwan è particolarmente importante: un Paese con una grande economia, 23.5 milioni di industriosi abitanti, che hanno saputo fronteggiare forse meglio di ogni altro Paese, meglio di ogni altra nazione l’epidemia Covid. Non è Taiwan che ha bisogno di entrare nell’Organizzazione Mondiale della Sanità ma i Paesi che ne fanno parte: l’Italia, i Paesi dell’Unione Europea, che hanno bisogno della presenza di Taiwan”.
Da parte sua l’onorevole Marco Di Maio ha sottolineato che “Taiwan è stata impegnata al fianco di circa 80 Paesi nel mondo per portare i propri aiuti durante la pandemia, soprattutto quei Paesi maggiormente in difficoltà, e anche in questa fase di crisi in Ucraina, Taiwan continua a essere dalla parte giusta, dalla parte della libertà, dalla parte delle democrazie, aiutando il popolo ucraino. Noi ci auguriamo che tutto il mondo occidentale e non solo, in particolare l’Italia, facciano la propria parte affinché Taiwan venga ammessa all’Organizzazione Mondiale della Sanità, nell’interesse non tanto di Taiwan ma di tutto il mondo”.
L’onorevole Alessandro Pagano ha detto che “è per noi un elemento di grande valore quello di sapere che la Repubblica di Taiwan debba far parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Non lo chiede solo l’Italia, lo chiede qualsiasi persona di buon senso, perché il know-how, la competenza, le capacità che ha saputo esprimere il popolo di Taiwan devono appartenere a un’organizzazione importante come l’OMS”.
Sing-ying Lee ha ricordato che “negli ultimi due anni gli sforzi di Taiwan contro la pandemia, i suoi relativi contributi alla comunità internazionale e la sua cooperazione con partner in tutto il mondo, hanno dimostrato che Taiwan è una forza positiva. Taiwan è disposta ed è in grado di unirsi agli sforzi globali per combattere la pandemia e affrontare la miriade di sfide dell’era post-pandemica. Solo il Governo di Taiwan, eletto dal popolo, può rappresentare i suoi 23,5 milioni di persone all’OMS e proteggerne il diritto alla salute. Taiwan esorta inoltre i Paesi amici e partner internazionali a continuare a sostenere fermamente la sua partecipazione a tutta la rete sanitaria globale per consentire a Taiwan di contribuire ancora di più nell’era post-pandemica”.
La pandemia di Covid-19, che è iniziata oltre due anni fa, ha provocato il caos in tutto il mondo. “Visto che al momento ancora nessuna fine è in vista, è quindi più cruciale lavorare insieme per affrontare le sfide che derivano da essa. A causa di questioni politiche, l’OMS non è stata in grado di mantenere sia la professionalità sia la neutralità. L’OMS, continuando a escludere Taiwan, sta mettendo seriamente a repentaglio la salute globale”, ha aggiunto il diplomatico di Taiwan.

Articolo in mediapartnership con il Giornale Diplomatico.