Farnesina –
Si è svolta il 30 e 31 marzo 2022 in Campidoglio la XIX edizione del Foro di Dialogo Spagna – Italia, evento organizzato congiuntamente da CEOE (Confederación Española de Organizaciones Empresariales), SEEB (Societat Barcelonina d’Estudis Econòmics i Socials de Foment del Treball) e AREL (Agenzia di Ricerche e Legislazione), e che dal 1999 riunisce, alternativamente in Italia e in Spagna, esponenti di spicco del mondo politico, accademico, imprenditoriale, economico e della comunicazione. L’iniziativa, nata da una intuizione di Nino Andreatta e patrocinata dai governi di entrambi i Paesi, vuole contribuire in modo qualificato all’approfondimento delle relazioni bilaterali a livello politico, economico, sociale.
Anche in questa occasione hanno presenziato ai lavori alte cariche istituzionali: da parte italiana, il Vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani, il Ministro della Difesa Guido Crosetto, il Ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto, e il Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin. Da parte spagnola, presenti la Vice Presidente del Governo Teresa Ribera Rodriguez, e la Ministra della Difesa Margarita Robles.
Nel suo intervento alla sessione “l’impegno comune di Italia e Spagna per un’Europa più unita”, il Vicepremier Tajani ha voluto rimarcare come “Spagna e Italia sono state il motore trainante della svolta della politica europea, in particolare per quanto riguarda il Next Generation EU e i piani di ripresa nazionali. Attraverso il rafforzamento di questi programmi, accompagnati da indispensabili partnership pubblico-privato, sarà possibile offrire risposte alle complessità create dal Covid-19”.
Tajani ha inoltre osservato che Italia e Spagna – che insieme rappresentano un quinto del PIL europeo e quasi un quarto della popolazione UE – condividono interessi e posizioni convergenti sulla quasi totalità di temi europei ed internazionali. “La nostra è una relazione che si fonda su elementi costanti nel tempo: la vicinanza, unica, tra i due popoli; le relazioni economiche, particolarmente intense e fruttuose; la comune appartenenza a uno stesso sistema di valori europei ed occidentali fondato sullo stato di diritto, sul rispetto dei diritti umani e sul sostegno a un ordine multilaterale basato sulle regole”.
Tra le conseguenze dell’aggressione russa, vi è stato, secondo il Vicepremier, anche lo slancio all’allargamento dell’UE. “Questa crisi ci conferma che l’investimento geostrategico avviato con l’allargamento ai Balcani si mantiene cruciale tanto per l’UE quanto per quei Paesi. Nel 2023, la sfida sarà quella di mantenere il passo che il percorso di adesione della regione ha preso lo scorso anno”.
Infine, Tajani ha espresso il sostegno dell’Italia al semestre di Presidenza spagnola del Consiglio UE, che prenderà il via dal prossimo 1 luglio: “sono convinto che saremo capaci, insieme, di raggiungere traguardi importanti su molti fronti. Condividiamo posizioni su numerosi dossier – energia, relazioni col Vicinato sud, migrazioni, competitività europea e governance economica. È necessario affrontare con responsabilità e coraggio uno sforzo di rinnovamento dell’UE. Siamo pronti ad impegnarci insieme alla Spagna a tal fine”.