Thailandia. Il premier Prayuth Chan-ocha si è salvato da una mozione di sfiducia

di Alberto Galvi

Il primo ministro thailandese Prayuth Chan-ocha e 10 membri del suo Gabinetto sono sopravvissuti a una mozione di sfiducia, a meno di un anno dalle prossime elezioni generali.
Il capo dell’opposizione Sutin Klungsang, nel tentativo di screditare Prayuth, lo ha accusato di corruzione e cattiva gestione economica. Alla fine Prayuth ha ottenuto dalla sua 256 voti contro 206 contrari e 9 astensioni.
Cholanan Srikaew, capo del principale partito di opposizione Pheu Thai Party, ha definito deludente il risultato del voto in quanto non ha riflettuto il sentimento popolare. Fuori dal parlamento si sono riuniti gruppi di protesta con un simbolico voto parallelo di sfiducia nei confronti del Governo.
Prayuth, come ministro della Difesa, è stato anche accusato di aver spiato i dissidenti attraverso lo spyware Pegasus e di aver abusato del denaro pubblico. Prayuth ha sottolineato che l’economia della nazione è stabile nonostante l’aumento dei prezzi dell’energia e l’elevata inflazione.
Questa è stata la quarta mozione di sfiducia a Prayuth da quando è stato scelto dalla Camera come primo ministro nel 2019. Il suo mandato dovrebbe scadere a marzo del prossimo anno. La prima volta Prayuth prese il potere con un colpo di Stato nel 2014.
Il precedente voto di fiducia sulla gestione della pandemia di coronavirus si è tenuto lo scorso settembre, quando il governo di Prayuth ha ottenuto 264 voti.