Togo. Il ministero delle Forze armate entrerà a far parte della presidenza

di Alberto Galvi

Grazie a un decreto presidenziale il ministero delle Forze armate del Togo entrerà a far parte della presidenza. Il presidente del Togo, Faure Gnassingbé, supervisionerà le forze armate nell’ambito di un rimpasto tra le crescenti preoccupazioni per la sicurezza nelle regioni settentrionali.
Il potere della famiglia di Faure Gnassingbé sta durando da oltre mezzo secolo, è continuato dopo la morte di Eyadema, che ha governato il Togo per 38 anni. Quasi tre anni fa è stata approvata una riforma costituzionale che ha permesso a Faure Gnassingbé di chiedere la rielezione e potenzialmente di rimanere in carica fino al 2030. Le proteste per chiedere la fine del potere della famiglia Gnassingbé sono scoppiate nel 2017 e nel 2018.
Fino a quest’anno e per un decennio, il Togo è stato risparmiato dalle frequenti violenze dei gruppi armati in varie parti dell’Africa occidentale, compreso il suo vicino settentrionale, il Burkina Faso. Tra gli alleati storici della più potente famiglia togolese c’è sicuramente la Francia, che è particolarmente sensibile alla stabilità di quel paese in chiave anti jihadista nel vicino Sahel.
Tuttavia una serie di attacchi ha costretto i residenti alla fuga e ha scosso le forze armate. I decreti presidenziali non specificano i motivi del rimpasto, ma i cambiamenti arrivano mentre il piccolo paese dell’Africa occidentale deve affrontare una crescente minaccia da parte dei gruppi jihadisti.
Per questa ragione si è dimesso il ministro delle Forze armate, Marguerite Gnakadé. Il capo di Stato maggiore delle forze armate togolesi, generale di brigata Dadja Maganawé, è stato sostituito dal generale di brigata aerea Tassounti Djato.