Tonga. I leader delle nazioni del Pacifico alla riunione del Pif

di Alberto Galvi –

I leader delle nazioni del Pacifico hanno tenuto il loro incontro annuale a Nuku’alofa, a Tonga, nel quadro del PIF (Pacific Island Forum). Il PIF si concluderà il 30 agosto con una dichiarazione congiunta: riunisce 18 Stati membri per discutere e coordinare le risposte ai problemi che affliggono una regione remota e diversificata, consapevoli che i loro paesi, con popolazioni di appena 1.500 persone, attirano maggiore attenzione sulla scena mondiale quando parlano con una sola voce.
Il primo ministro australiano Anthony Albanese ha garantito il sostegno regionale alla PPI (Pacific Policing Initiative). Il primo ministro tongano e presidente entrante del forum, Siaosi Sovaleni, ha accolto con favore l’accordo. La PPI si fonda su tre pilastri: fino a quattro centri di eccellenza regionali; il PPSG (Pacific Police Support Group), una forza di polizia multinazionale; e un hub di coordinamento e sviluppo della polizia PPI che avrà sede a Brisbane.
Quest’anno alla riunione degli Stati membri del Pacifico partecipano più di 1.500 delegati provenienti da più di 40 paesi. Nei primi decenni di esistenza del forum, gli incontri annuali dei suoi leader sono passati in gran parte inosservati. Negli ultimi anni la campagna di aiuti cinese, la diplomazia e accordi di sicurezza con i leader dei paesi del Pacifico, ha portato a una rapida espansione delle dimensioni e della portata dell’organizzazione e dei suoi incontri. La Cina ha firmato un accordo di sicurezza con le Isole Salomone, suscitando preoccupazione a Washington e Canberra.