Trump scampa a un altro attentato

di Guido Keller

Nonostante l’attentato di due mesi fa, ancora una volta possibili falle nella sicurezza hanno permesso a un individuo di portarsi a distanza di sparo da Donald Trump. Il rapido intervento degli uomini della scorta ha permesso di evitare il peggio, ma c’è da chiedersi come abbia fatto il 58enne Ryan Routh posizionarsi in un luogo non distante dall’ex presidente e oggi candidato repubblicano armato di un fucile automatico AK 47 con telescopio, cioè all’ultimo anello di protezione previsto dai protocolli di sicurezza.
Trump, che stava giocando a golf in un impianto di Mar a Lago in Florida, a una quindicina di minuti dalla sua abitazione, l’ha scampata grazie a un uomo della sicurezza che ha notato il fucile spuntare da un cespuglio, quindi gli agenti hanno sparato costringendo il possibile attentatore alla fuga per essere poi fermato in autostrada a oltre 60 chilometri di distanza. Routh si è consegnato agli agenti di polizia senza opporre resistenza, e in queste ore viene interrogato.
Il 13 luglio ad attentare alla vita di Trump a Butler, in Pennsylvania, era stato il 20enne Thomas Matthew Crooks, che con un proiettile aveva colpito l’orecchio destro del suo obiettivo prima di venire freddato dagli uomini della sicurezza. Nell’incidente era rimasto ucciso un pompiere, mentre altri due sostenitori di Trump erano rimasti feriti in modo grave.
Di Routh si sa, attraverso la testimonianza del figlio Oran ai media, che era ossessionato dalla guerra in Ucraina con posizioni fortemente antirusse, che era pro Taiwan e anti-cinese. Da quanto riportato dai media era anche pregiudicato per detenzione illegale di un’arma, per possesso di refurtiva, guida senza partente e resistenza a pubblico ufficiale.
Trump ha tranquillizzato i suoi attraverso i social spiegando “di stare bene” e affermando che “Nulla mi rallenterà. Non mi arrenderò mai”, anche se “ci sono persone in questo mondo che faranno tutto ciò che possono per fermarci”.
Kamala Harris ha commentato il fatto dichiarando di essere “felice che Trump sia salvo: la violenza non ha posto in America”. Paese che resta il primo al mondo epr detenzione di armi da fuoco: si stima che il 20% della popolazione detenga il 65% delle armi.