Tunisia. Arrestato Nabil Karoui, uno dei candidati alle presidenziali

di Mohamed Ben Abdallah

TUNISI. Il 56enne magnate tunisino Nabil Karoui, candidato con ottime possibilità alle presidenziali del 15 settembre, è stato fermato ed arrestato ieri mentre percorreva l’autostrada Beja-Tunisi. Karoui è proprietario con suo fratello della Nessma tv (posseduta al 25% da Mediaset), la più seguita del Maghreb: alla base dell’arresto vi è una condanna per corruzione, riciclaggio e frode fiscale, alla quale i giudici sono arrivati dopo indagini scaturite da una denuncia dell’ong I Watch. Nella fattispecie Karoui era stato incastrato da un audio mentre affermava di voler screditare attraverso una campagna diffamatoria sui media il leader dell’organizzazione non governativa ed il padre di questo, accusandoli di essere al soldo della Cia e di essere quindi spie. Inoltre l’opinione pubblica tunisina è rimasta scandalizzata dall’uso, come dalla registrazione, da parte di Karpoui di bestemmie contro Dio.
Già nelle scorse settimane a Karoui era stato ritirato il passaporto ed erano stati congelati i beni.
A destare perplessità sull’arresto di Karoui è la tempistica, ovvero a pochi giorni prima delle presidenziali che con tutta probabilità lo avrebbero portato al ruolo di capo dello Stato. Dal suo partito “Al cuore della Tunisia” si è parlato di iniziativa “fascista e non democratica” e di “crimine contro la rivoluzione del 2011 ed i suoi martiri”, ma è un dato di fatto che la Tunisia post rivoluzionaria continua ad avere a che fare con il dramma della corruzione diffusa, uno dei pilastri della crisi economica e della povertà a cui sono costretti i giovani, specie delle regioni del sud.
Certo è che come avversario politico il proprietario dell’impero Nessuna tv si è trovato nientemeno che l’attuale premier Yussef al-Shahed, con il quale i dissapori non erano nuovi.
Karoui è stato condotto al carcere di Mornaguia, ed un mandato d’arresto è stato spiccato nei confronti del fratello Ghazy, per le stesse accuse.