di Ghazy Eddaly e Saber Yakoubi –
TUNISI – Attacco terroristico a Tunisi: le notizie, ancora frammentarie, danno un autobus carico di agenti della guardia presidenziale distrutto da un’esplosione, avvenuto in via Mohamed V, davanti alla vecchia sede dell’Rcd, il partito di Ben Alì. Al momento si parla di 12 morti e di almeno 17 di feriti gravi.
Nostre fonti ci riferiscono che si tratterebbe di un’azione portata a termine da un kamikaze.
Il presidente Beji Caid Essebsi ha dichiarato un mese di stato d’emergenza e per ora il coprifuoco dalle 21.00 alle 5.00; per domani è stata intetta una riunione del Consiglio di sicurezza, al quale partecipano il ministero dell’Interno e della Difesa.
Ieri, nel paese già duramente provato dagli attentati del Bardo e di Susa, i miliziani del gruppo jihadista tunisino Jund al-Khilafah, vicino all’Isis, hanno decapitato un pastore 16enne accusato di collaborare con l’esercito. Il fatto è successo non lontano dal confine algerino.
