Tunisia. Due cugini ebreo-tunisini le vittime civili della sparatoria

Almeno uno avrebbe avuto passaporto israeliano.

di Alessio Cuel

Tra le vittime della sparatoria nella sinagoga di El Ghriba, sull’isola tunisina di Djerba, vi sono due civili, due cugini: si tratta del 30enne Aviel Haddad e del 42enne Benjamin Haddad, che si erano dati appuntamento per la festa ebraica di Lag Ba’omer. I due si erano appena accomodati nel loro veicolo quando sono stati raggiunti dai colpi d’arma da fuoco di un militare della Guardia nazionale, il quale ha anche ucciso altri tre agenti prima di venire neutralizzato.
Fonti locali di Notizie Geopolitiche indicano che Aviel Haddad avrebbe avuto, oltre al passaporto tunisino, anche quello israeliano. Dai suoi profili social, inoltre, traspare il suo supporto per il partito nazionalista liberale e di destra israeliano Likud.
I familiari delle due vittime si stanno opponendo all’autopsia, che è prevista dalla legge tunisina per le uccisioni violente ma che, allo stesso tempo, è vietata dal Talmud. Le altre vittime sono l’ufficiale di polizia Maher Larbi, l’agente dell’antiterrorismo Abdelmajid Atig e il militare della Guardia marina Kheireddine Laffi, mentre non è stato reso al momento noto dalle autorità tunisine il nome dell’assassino, ucciso nonostante il giubbotto antiproiettile.
Al momento della sparatoria sul luogo vi erano circa un migliaio di fedeli in pellegrinaggio, i quali si sono dati alla fuga, in preda al panico.
Le indagini sono in corso e gli inquirenti non escludono nessuna ipotesi, compresa quella del terrorismo. La dinamica tuttavia lascia aperti alcuni interrogativi, dal momento che l’attentatore ha sparato tra un migliaio di fedeli colpendo i due civili mentre erano a bordo del loro veicolo.