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Ex agenti dei servizi segreti italiani, oggi in pensione, hanno rischiato la vita a causa di un avvelenamento. Uno di loro è deceduto. Il fatto è avvenuto nella nota località turistica di Hammamet, nel corso di una cena a cui partecipavano otto persone. Le circostanze non sono ancora chiare, ma da quanto si è appreso sarebbero stati avvelenati dopo aver bevuto un bevanda artigianale alcolica fatta con noccioli di pesca fermentati.
Tre di loro sono stati ricoverati al centro antiveleni di Tunisi, ed uno di loro è stato posto in coma farmacologico e sta lottando tra la vita e la morte al nosocomio di Nabeus. Da quanto si è appreso, avrebbe subito danni agli organi interni. Come riporta Agenzia Nova, potrebbe non trattarsi di un incidente dovuto alla presenza dell’amigdalina nel nocciolo delle pesche, che potrebbe liberare acido cianidrico, per cui gli inquirenti stanno passando al setaccio le pregresse attività dei partecipanti alla cena.
Sempre Agenzia Nova ha riferito di voci secondo cui la cena in realtà sarebbe stata un festino con prostitute, droga e alcol, e che il proprietario di casa si sarebbe liberato della bevanda prima dell’arrivo degli agenti, per cui ora non sarebbe possibile quantificare il cianuro presente nella bottiglia del liquore.