Tunisia. Immigrazione: Di Maio sente Borrell

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Prosegue l’azione del ministro degli Esteri Luigi Di Maio per far fronte all’immigrazione irregolare in Italia, dopo che nei giorni scorsi ha convocato alla Farnesina l’ambasciatore tunisino Moez Sinaoui per chiedere al governo di Tunisi un maggior impegno sia per contrastare le partenze dei cosiddetti “barchini” che per implementare i rimpatri.
Di Maio si è sentito oggi con il Pesc Josep Borrell Fontelles, al quale ha ribadito come le coste italiane rappresentino il confine meridionale anche dell’Ue, da cui ci si attende dunque un impegno sia sul fronte della redistribuzione che dei rimpatri. Sia il ministro che l’Alto rappresentante per la Politica estera e la Sicurezza dell’Ue hanno espresso l’auspicio di un adeguato livello di cooperazione da parte tunisina per prevenire le partenze irregolari. Al riguardo Borrell ha assicurato il suo personale interessamento affinché la questione sia affrontata con la dovuta attenzione sul fronte europeo.
La Tunisia è considerata dall’Italia “paese sicuro”, per cui eventuali richieste d’asilo politico o per motivi umanitari devono essere suffragate da prove evidenti di persecuzioni politiche o da gravi discriminazioni.