Tunisia. In migliaia manifestano a sostegno del presidente Saied

di Bessem Ben Dhaou

SFAX. Migliaia di tunisini hanno preso parte tra ingenti misure di sicurezza a una domenica di manifestazioni a sostegno delle “misure eccezionali” disposte dal presidente Kais Saied, con cortei che si sono snodati lungo le vie di Tunisi e di Sfax.
Il 25 luglio Saied ha annunciato “misure straordinarie”, tra cui il licenziamento del primo ministro Hisham al-Mechichi, la sospensione della Costituzione e del Parlamento e la revoca dell’immunità parlamentare, accorpando su di sé i poteri.
Da allora ha provveduto a riformare la Costituzione in modo autonomo e in senso presidenzialista, anche perché non è mai stata nominata la Corte costituzionale: il ruolo di primo ministro spetta al presidente della Repubblica, e difatti ha dato l’incarico di formare un nuovo governo a Najla Boden, la prima donna nella storia del Paese a ricoprire tale carica di rilievo.
Il paese è a rischio di default, la disoccupazione è diffusissima e il costo della vita è alle stelle, in un quadro istituzionale che fino a poco fa vedeva una forte frammentazione politica e uno scontro continuo fra poteri.
La maggioranza dei partiti tunisini ha respinto le decisioni di Said, considerate da alcuni un “colpo di stato contro la costituzione”, mentre altri partiti le hanno sostenute, vedendole come una “correzione di rotta” alla luce delle difficoltà politiche, economiche e della crisi sanitaria dovuta alla pandemia.
I manifestanti hanno lanciato slogan, in particolare “No al Parlamento, no al governo della Fratellanza”, “Siamo tutti Qais Saeed”, “Difendi la tua patria senza paura, perché loro difendono i loro interessi senza vergogna”, “Non si torna indietro”.