Tunisia. L’Ugtt ‘ostacola il governo’. Nasce a Sfax l’Organizzazione tunisina del Lavoro

di Ghazy Eddaly

ugttL’Unione generale dei Lavoratori tunisini (Ugtt) è nata nel 1946 grazie ad un’iniziativa del noto partigiano tunisino Farhat Hached: allora era un periodo di resitenza contro il colonialismo francese, ma anche dopo l’indipendenza nel 1956 l’Unione era presente sempre nelle vicende politiche e con i suoi sindacati nei diversi settori del paese, dove ha assunto un ruolo fondamentale nel panorama sociale.
Tuttavia sono state mosse dure critiche sul ruolo vero dell’Unione durante l’epoca del regime dittatoriale di ben Ali, in quanto in diversi ritenevano che il sindacato era un complice del dittatore, al punto che vi è stata una deviazione dei principi fondativi, soprattutto per quanto concerne la difesa dei lavoratori e la resistenza contro tutte le forme di dittatura.
Dopo la Rivoluzione del 2011, che ha messo fine al regime di Ben Ali le critiche non si sono sopite in quanto l’Unione si è schierata in modo palese con i partiti di sinistra; da una parte della classe politica è stata accusata di essere diventata uno strumento degli oppositori per ostacolare lo sviluppo economico del paese, cosa che permetterà di far cadere il nuovo governo attraverso gli scioperi.
In questo quadro alcuni sindacati ed esponenti di diversi schieramenti, anche islamici, si sono incontrati nei giorni scorsi a Sfax per dar vita all’Organizzazione tunisina del Lavoro, la quale ha come scopo esclusivo la tutela dei lavoratori, senza però avere alcun orientamento partitico o di corrente.
L’Organizzazione, che si prefigge di combattere le forme di corruzione e il rispetto totale delle leggi e che conta di 31 dirigenti tra i quali il Segretario Mohamed Lassad Abid, è stata già accusata dall’Unione generale dei Lavoratori tunisini di essere un sindacato vicino al governo a guida Ennahda, il partito islamico-moderato di maggioranza.