Parte da Tunisi il Sanremo Giovani World Tour 2019

di Vanessa Tomassini –

TUNISI. Al fine di valorizzare i giovani talenti emergenti della musica italiana contemporanea, la Rai e il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, nel quadro delle attività di promozione culturale dell’Italia nel mondo, hanno lanciato un nuovo progetto: il tour internazionale dei finalisti di Sanremo Giovani 2019. Sanremo Giovani è un concorso musicale che si tiene a Sanremo dal 1993, al quale partecipano giovani cantanti emergenti con l’obiettivo di venire selezionati, con modalità diverse ogni anno, per il Festival di Sanremo dell’anno successivo. Il 2019 è stato il primo anno in cui i due finalisti di Sanremo Giovani hanno potuto concorrere direttamente insieme ai “big” al Festival di Sanremo 2019 ed è stato proprio uno di loro, Mahmood, figlio di papà egiziano e mamma italiana, a vincere il Festival. La tournée mondiale, presentata questa mattina all’Istituto Italiano di Cultura a Tunisi dall’ambasciatore d’Italia, Lorenzo Fanara, e dalla direttrice dell’Istituto culturale italiano, Maria Vittoria Longhi, partirà proprio dalla capitale tunisina, toccando sette città nei cinque continenti: Tokyo, Sidney, Buenos Aires, Toronto, Barcellona e Bruxelles. La tappa tunisina sarà l’unica a vedere protagonista Mahmood che si esibirà in una serata speciale al Pavillon Les Baies di Gammarth il 31 marzo alle ore 21,00. Insieme al vincitore saliranno sul palco Einar, Federica Abbate, Deschema, La Rua e Nyvinne. A Le Pavillon i quattro cantanti e le due band si esibiranno dal vivo eseguendo un pezzo proprio e due cover di brani storici, divenuti famosi proprio grazie al Festival di Sanremo, un mito nella cultura tunisina e nel mondo grazie alla diffusione della Rai, seguitissima in particolare nel paese nordafricano. Non a caso, durante la conferenza stampa non sono mancati i riferimenti a Pippo Baudo, Raffaella Carrà e alle icone della musica italiana. L’ambasciatore Fanara ha voluto sottolineare il ruolo fondamentale della diplomazia culturale, come segnale di continuità che non tiene conto dei cambiamenti politici. “La diplomazia culturale – ha detto rispondendo alle domande dei giornalisti in sala – rappresenta un ponte tra la Tunisia e l’Italia, un ponte di valori, di sentimenti e di virtù”. L’ambasciatore ha ricordato inoltre che il Festival della Canzone Italiana, nato nel 1951 a Sanremo sulla riviera ligure, rappresenta un patrimonio comune, un fenomeno di costume in Italia, seguito in tutto il mondo. Molte canzoni presentate al teatro Ariston sono divenute delle hit mondiali come “Volare” di Domenico Modugno, o “L’italiano” di Toto Cotugno, “La solitudine” di Laura Pausini o “Adesso tu” di Eros Ramazzotti. A presentare la serata del 30 marzo a Gammarth saranno due volti noti del giornalismo tunisino radio e tv, Mehdi Katou e Saloua Sejir, super esperta e appassionata di musica italiana. I biglietti per il concerto che si annuncia come unico, con un’orchestra di 5 elementi sul palco e proiezioni che arricchiranno le esibizioni dei cantanti, sono già disponibili online.