Tunisia. Proteste di piazza nel mezzo di una grave controversia politica

di Saber Yakoubi –

TUNISI. Il principale blocco parlamentare di Ennahda in Tunisia ha radunato sabato migliaia di militanti in una manifestazione a sostegno del governo, nel mezzo di una furiosa disputa politica che vede protagonista il presidente della Repubblica, Qais Saied. Il partito Ennahda, considerato islamico, e il suo alleato liberale “Cuore della Tunisia” hanno spinto il premier Hicham El Mechichi a fare a metà gennaio un rimpasto di governo, che si è risolto con l’introduzione di 11 nuovi ministri, senza però consultarsi con la presidenza della Repubblica.
“Abbiamo un sistema parlamentare e il presidente non ha il diritto di decidere chi governerà”, ha detto a Notizie Geopolitiche uno dei manifestanti, il quale ha aggiunto che “la democrazia e la costituzione devono essere rispettate”. Intorno a lui le grida “la gente vuole l’unità nazionale”.
Il capo del movimento Ennahda, Rashid Ghannouchi, si è rivolto ai manifestanti invocando il dialogo e l’unità tra le forze politiche.
Sulla scia della rivoluzione del 2011 il Paese ha adottato un sistema politico ibrido tra parlamentare e presidenziale, che ha contribuito ad approfondire le differenze tra i due vertici del potere in merito ai poteri costituzionali. Lo scontro politico e istituzionale arriva in un momento in cui il paese si trova ad affrontare una grave situazione per l’epidemia di Covid-19 e le sue ripercussioni economiche e sociali. Il Fondo monetario internazionale ha riportato che “la crisi del Covid-19 esacerba la fragilità sociale ed economica della Tunisia” e che “ha portato a una recessione economica senza precedenti”.

(Foto: Notizie Geopolitiche).