Tunisia: un colpo di Stato “legittimo”

di Mustafa Abdelkarim

A più di dieci anni dalla Primavera araba la Tunisia ancora non ha trovato pace: il 25 luglio il presidente della Repubblica Kais Saied ha deciso di sospendere il parlamento tunisino e di licenziare il Consiglio dei ministri, compreso il presidente. Said non si è fermato qui, ha fatto arrestare alcuni tra i leader politici più importanti, tra i quali personalità con posizioni di rilievo nelle istituzioni istituzionali.

Saied si è giustificato con l’articolo 80 della Costituzione tunisina, che dà al presidente la possibilità di prendere decisioni, anche estreme, nel caso di minaccia la stabilità della nazione.

Per le opposizioni si è invece trattato di un vero e proprio colpo di stato.

È tuttavia un colpo di stato? Per rispondere a questa domanda dobbiamo vedere fatti simili avvenuti in altre nazioni, sfociati nell’accusa di “colpo di stato”. La definizione di colpo di stato è molto semplice, “consiste nel rovesciamento, da parte di uno o più soggetti, autonomamente o con l’appoggio diretto o indiretto di un organismo istituzionale, in maniera violenta del potere costituito al fine di causare un mutamento di regime”. Questa definizione però non è sufficiente riassumere i molti golpe che ancora oggi avvengono nel mondo. L’immagine tradizionale del colpo di stato con l’esercito che circonda i membri del governo civile o militare ormai è quasi estinta, la realtà vede nuove modalità più articolate ma non meno incisive. Vi sono colpi di stato detti “silenziati”, come il “Coup Conspiracy”, cioè un piano che di solito viene scoperto com’è stato nel caso della Giordania in aprile quando Hamza, fratellastro di re Abdallah, ha cercato di prendere il potere salvo venire scoperto e messo “ai domiciliari”; vi è poi il colpo di stato “Attempted Coup”, ovvero il tentativo di fare un golpe sul genere di quello avvenuto nel 2016 in Turchia, paese che ancora oggi sta vivendo le conseguenze del tentativo di rovesciamento del potere del presidente Recep Tayyp Erdogan, il quale ha ammesso che las nazione non è stato più la stessa da quel momento in poi.

Vi sono poi quattro generi di colpi di stato, considerati i più importanti e che mettono d’accordo quasi tutti gli studiosi.

a) Colpo di stato militare: e questo è il classico colpo di stato, in cui tutto l’esercito o una parte di esso si muove contro il governo; l’Africa può dare diversi esempi tanto che nel continente dal 1956 fino al 2001 sono avvenuti 80 colpi di stato con successo, 108 falliti e 139 piani scoperti prima di trasformarsi in tentativi veri e propri.

b) Colpo di stato di palazzo: si può spiegare con il fatto che una parte del governo assediato costringa un’altra parte ad abbandonare il potere. In questo tipo l’esercito non è un giocatore principale, anche se rimane comunque essenziale, perché se non rimane in una posizione neutrale, o va contro il gruppo desideroso di prendere il potere, o può causare il fallimento del colpo. Un esempio di questo genere rimane la stessa Tunisia nel 1987, quando un gruppo di medici dietro ai quali vi era l’ex presidente Ben Ali, avevano contraffatto dei certificati nei quali era riposrtato che il presidente di allora Habib Bourgiba fosse incapace di proseguire il suo mandato per problemi di salute mentale. Salì così Ben Ali al potere fino alla sua caduta con la primavera araba nel 2011.

c) Autogolpe: in questo tipo di colpo di stato il presidente rimane sempre lo stesso, cioè sale al potere in maniera democratica e poi si allarga manipolando i poteri legislativi e giudiziari e spesso anche indebolendo gli avversari politici.

Il presidente tunisino Saied è accusato di aver fatto proprio un autogolpe: salito al potere con elezioni democratiche, ha lasciato il tempo al governo precedente di esercitare i poteri e quando ha trovato il momento giusto, cioè un momento di debolezza per il consiglio dei ministri, ha deciso di assumere il potere assoluto, e come si è visto nei giorni scorsi ha arrestato alcuni dei leader dell’opposizione; inoltre si considera la persona più influente sul parlamento in questo momento.

Le definizioni della scienza politica del colpo di stato possono essere applicate o anche verificate negli stati con la democrazia molto forte, in paese come la Tunisia invece è molto difficile appurare se quel che è successo è un colpo di stato o meno. Il presidente ha fatto tutto con i poteri che gli consente e a volte gli ordina la costituzione, e nello stesso momento la realtà e la storia ci insegnano che anche con il consenso della costituzione può essere “un colpo di stato”, soprattutto nel Nord Africa.