Tunisia. Via ai meeting preparatori dell’Arab Summit

di Vanessa Tomassini

TUNISI. Nell’atmosfera quasi estiva della capitale tunisina sono iniziati i lavori per il Summit della Lega Araba che si concluderà il 30 e 31 marzo al Palais de Congress. Si parte oggi con la riunione preparatoria di alti funzionari del Consiglio economico e sociale, ospitato dalla segreteria generale del Consiglio dei ministri degli Interni arabi a Berges du Lac, dopo che il comitato direttivo del vertice e la presidenza della Repubblica tunisina hanno fatto del loro meglio per la buona riuscita dell’evento rafforzando le misure di sicurezza già alte per il rinnovato stato di emergenza a causa delle tensioni politiche in vista delle elezioni.
Durante il summit verranno affrontate le principali sfide del mondo arabo tra cui la crisi libica e siriana, la questione palestinese ed il conflitto in Yemen. I meeting preparatori vedranno gli alti funzionari e i capi di Governo affrontare anche i problemi economici, le sfide sociali come quella dell’immigrazione, nonché le modalità con le quali migliorare la collaborazione fra gli Stati membri.
La maggior parte dei paesi sta registrando infatti un diffuso calo della crescita, un forte indebitamento e l’aumento del tasso di disoccupazione che ha portato dai mesi scorsi a nuove tensioni, come nel caso delle proteste in Algeria, o delle violente insurrezioni in Sudan. Inoltre i partecipanti dovranno impegnarsi per risollevare lo stato di frustrazione che affligge il popolo arabo per via della mancanza di coordinamento e di unità tra gli Stati membri della Lega nell’affrontare le sfide di interesse comune.
La Lega degli stati arabi nacque il 22 marzo 1945 con l’intento di creare un sistema regionale arabo in grado di servire la nazione araba “Umma”. Inizialmente, la Lega Araba era composta solo da sette stati arabi indipendenti, oggi se contano 22. Ahmed Aboul Gheit è l’attuale segretario generale della Lega Araba che ha la sua sede nella capitale egiziana, Il Cairo.
Per la Tunisia il fatto di ospitare il vertice 2019 ha un’importanza particolare. L’ex colonia francese è riuscita a trasformare la sua rivoluzione in un’esperienza moderna e democratica, che potrebbe essere d’ispirazione al nuovo approccio ricercato dalla confederazione. Oggi alle 15.00 è attesa una conferenza stampa da parte di Mahmoud Khémiri, ambasciatore e portavoce dell’Arab Summit 2019.