Tunisia. Voto: due candidati ritirati all’ultimo minuto, astensione data al 30%

di Vanessa Tomassini

TUNISI. Poca gente in coda ai seggi. Qualcuno, ancora indeciso, fissa qualche istante i manifesti ripensando alle tante promesse fatte dai 26 politici che hanno battuto in lungo e largo la Nazione a caccia di preferenze, come se le tre serate di dibattito televisivo non fossero bastate. Intanto a poco più di 24 ore dal voto due candidati hanno annunciato il loro ritiro a favore del loro compagno di partito, ex ministro della Difesa Abdelkarim Zbidi. Si tratta di Slim Riahi, controverso uomo d’affari latitante in Francia per l’accusa di reati fiscali, e Mohsen Marzouk, leader del movimento Machrou Tounes. Riahi ha scritto sulla sua pagina Facebook di ritirarsi perché essendo all’estero non crede di riuscire nell’impresa, invitando i suoi simpatizzanti e sostenitori a sciegliere Zbidi. Marzouk, invece, ha preso la sua decisione dopo una riunione dell’ufficio politico del partito Machrou Tounes per evitare una dispersione dei voti, motivando la rinuncia con l’interesse del Paese. Intanto uno dei favoriti nei sondaggi, il magnate Nabil Karoui, le cui immagini mentre disperde baci e abbracci tra la gente sovrastano la capitale fin dall’aeroporto di Cartagine, resta in prigione. Dopo che la magistratura ha negato il permesso di un’intervista ad un canale privato, Karoui ha iniziato da due giorni lo sciopero della fame. Il suo arresto a 15 giorni dal voto, per reati riconducibili al 2017, non ha fatto altro che attirare su di lui maggiori simpatie e secondo i sondaggi potrebbe passare al secondo turno con uno tra gli altri due favoriti, Abdelkarim Zbidi o l’avvocato islamista Abd al-Fattah Mourou. Se è vero che alla democrazia bisogna abituarcisi, la prima vera vittoria sarà vedere quanti tunisini, tra gli oltre 8 milioni aventi diritto, si recheranno al seggio, è atteso infatti un alto tasso di astinenza che potrebbe superare il 30%.