Turchia. Ancora arresti, tra cui il direttore del Cumhuriyet on line Oguz Guven

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Ancora arresti di oppositori nella Turchia del “sultano” Recep Tayyp Erdogan, dopo che a seguito del fallito (e presunto) golpe del 15 luglio scorso decine di migliaia di insegnanti, giornalisti, magistrati, militari e persino diplomatici hanno perso il lavoro e sono finiti sotto processo con l’accusa di essere seguaci dell’imam Fethullah Gulen, o per essere semplicemente oppositori.
In gattabuia vi sono persino deputati dell’Hdp, il partito curdo presente in parlamento, tra i quali il leader Selehattin Demirtas, accusato di avere legami con il terrorismo curdo.
Ieri le manette sono scattate ai polsi del direttore del Cumhuriyet on line Oguz Guven, il 12mo fra i giornalisti, i dirigenti ed altro personale del noto quotidiano di opposizione; il direttore della versione cartacea Murat Sabuncu è già in carcere mentre sull’ex direttore Can Dundar, già in precedenza arrestato ed oggi al sicuro in Germania, pende un mandato d’arresto. Le accuse sono diverse, tra le quali di legami con il terrorismo.
Dopo i mille arresti di fine aprile, oggi sono stati presi dalla polizia 53 ex dipendenti della Borsa di Istanbul, anche loro accusati di “gulenismo”.
Sono complessivamente 49mila gli oppositori arrestati da luglio a oggi, mentre gli indagati sono 150mila.